Truffa, Agenzia delle Entrate: finte mail su dichiarazione dei redditi

Cronaca

Il testo chiede agli utenti di cambiare alcuni dati entro 72 ore, altrimenti minaccia pesanti sanzioni. Ecco come riconoscerla e come difendersi

ascolta articolo

Se ricevete una mail dall'Agenzia delle Entrate, fate attenzione. Potrebbe essere una truffa. Si tratta di un testo falso che risulta inviato dall’Agenzia delle Entrate e che richiede controlli su presunte incongruità nella dichiarazione dei redditi, minacciando conseguenze legali. A lanciare l’allarme è stata la stessa Agenzia delle Entrate che sul suo sito ufficiale spiega: “Il fine di queste comunicazioni è quello di attirare l'attenzione della vittima cercando un contatto dal quale successivamente instaurare un'azione fraudolenta”. Lo scopo, quindi, non è ottenere un pagamento immediato, ma fare presa sulla paura della persona che riceve la mail. Dopo che l’utente ha risposto ed è “caduto nella trappola”, comincia l’azione fraudolenta.

La truffa

Come si legge in una foto dimostrativa pubblicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate, l’oggetto della mail di solito è “Accertamento fiscale o tributario”. Il testo, invece, spiega in maniera vaga e confusa che sono in corso accertamenti fiscali e tributari per presunte irregolarità e difformità nella dichiarazione dei redditi del destinatario dell’e-mail. L’utente è invitato a rispondere spiegando le ragioni delle incongruità entro 72 ore. In caso di mancata risposta vengono ipotizzate ripercussioni a livello penale.

Come riconoscerla

Di solito non è complesso riconoscere e-mail di questo tipo. In genere presentano loghi di istituzioni differenti da quelli presenti sui siti ufficiali, errori grammaticali e di punteggiatura. Contengono firme di un soggetto istituzionale che non appartiene all’amministrazione finanziaria e sono caratterizzate da un certo senso di urgenza con minacce di forti pene detentive o pecuniarie.

Come difendersi

Per prima cosa, come riporta l’Agenzia delle Entrate, è consigliabile “non cliccare su link, non fornire dati personali in occasione di eventuali telefonate e non ricontattare il mittente di eventuali comunicazioni”. Inoltre, in caso di dubbi, è possibile rivolgersi ai contatti reperibili sul portale istituzionale www.agenziaentrate.gov.it o direttamente all’Ufficio territorialmente competente. Per difendersi da questo tipo di attacchi, infine, si consiglia di avere sul proprio Pc un antivirus aggiornato e in generale di utilizzare gli strumenti informatici in maniera attenta e consapevole.

Cronaca: i più letti