Il fenomeno è transitorio ed è dovuto ai venti di Scirocco sul sud Italia che portano con sé polveri sottili desertiche. I medici hanno consigliato di indossare mascherine anti-Covid, a causa dell'abbassamento della qualità dell'aria. Nonostante i rischi soprattutto per i soggetti affetti da problemi respiratori, il particolato è ricco di sostanze e minerali utili all'ambiente
Cielo giallo e polvere del deserto sulla città: è così che si presentano oggi Napoli e Palermo, a causa dei venti di Scirocco che stanno trasportando la sabbia del Sahara nel capoluogo campano, ma anche della siccità e della desertificazione. “Si tratta della tipica situazione di quando i venti di Scirocco che giungono sull'Italia sono partiti dal Sahara, ogni anno in media capita almeno 2-3 volte”, ha spiegato a Fanpage il meteorologo Mario Giuliacci. La sabbia resta sospesa nella troposfera e viene colpita dai raggi solari: è per questo che il cielo diventa giallo ocra, quasi arancione. Il fenomeno si accompagna all’allerta gialla in Campania, diramata in previsione di forti precipitazioni e temporali.
Cielo giallo: rischi, vantaggi e previsioni
Il trasporto di polveri sottili ha un impatto negativo sulla qualità dell’aria, al punto che i medici, che hanno assistito all’arrivo al pronto soccorso di soggetti affetti da problemi respiratori, hanno suggerito di tornare ad utilizzare le mascherine anti-Covid.
In ogni caso, il 28 o il 29 marzo la situazione dovrebbe ritornare alla normalità, a causa della transitorietà del fenomeno. Come ha dichiarato Giorgio Budillon, Ordinario di Oceanografia e Fisica dell’Atmosfera e ProRettore alla Ricerca dell’Università di Napoli “Parthenope”, all’Unità, non sono i cambiamenti climatici ad averlo originato. Inoltre, nonostante l’abbassamento della qualità dell’aria, la sabbia è ricca di sostanze e minerali positivi per l’ambiente. Buddilon aggiunge che è possibile che a Pasqua la sabbia potrebbe giungere sulle Alpi, colorando la neve di rosso.