Bambino iperattivo allontanato da scuola a Ladispoli, sospeso il dirigente scolastico

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La decisione dell'ufficio scolastico regionale del Lazio è arrivata in seguito all'invio degli ispettori disposto dal ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara. Il bambino di prima elementare, affetto da deficit di attenzione e iperattività, era stato sospeso per 21 giorni e non era stato reintegrato nemmeno dopo la pronuncia del Tar

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L'Ufficio scolastico regionale del Lazio ha disposto la sospensione del dirigente scolastico dell'istituto Corrado Melone di Ladispoli (Roma), che aveva sospeso da scuola per 21 giorni un bambino di 6 anni affetto da deficit di attenzione e iperattività.  Al suo posto l'Ufficio scolastico ha nominato un reggente. La decisione è arrivata dopo la richiesta di accertamento ispettivo disposta dal ministro dell'istruzione, Giuseppe Valditara. 

Il ricorso della famiglia e la decisione del Tar

La decisione di sospendere il bambino dalla scuola risale allo scorso 26 febbraio.  Il padre del piccolo, ricevuta la mail con la decisione, si era rivolto a un avvocato e aveva presentato ricorso al Tar del Lazio per chiedere di annullare la sospensione del figlio. Lo scorso lunedì, è arrivata la risposta del tribunale amministrativo che dava ragione ai familiari del piccolo ma, nonostante la pronuncia del Tar, il bambino non è stato reintegrato. Il ministro ha dunque inviato a scuola, lo scorso 6 marzo, gli ispettori dell'Usr per comprendere il motivo in base al quale, nonostante la decisione del Tar, il bambino non fosse stato riammesso a scuola. Il dirigente si era giustificato dicendo di aver negato l’accesso del bambino perché non gli era stata ancora notificata la sentenza del Tar.

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Il preside: "Ricorrerò al giudice del lavoro"

"Ricorrerò al giudice del lavoro. Io sono certo e ho fiducia negli ispettori che faranno il loro lavoro, come già stanno facendo, e che porteranno alla verità" ha dichiarato all'Ansa il preside dell'istituto di Ladispoli, Riccardo Agresti. "Se c'è una denuncia penale sarà il mio avvocato a proteggermi. Se invece è un procedimento scolastico e basta… è evidente che qualcuno mi vuole fuori dalla scuola", afferma, sottolineando che quello che sta avvenendo è "un accanimento strano ed esagerato",.

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