Approvata con 19 voti a favore, due contrari e 11 astenuti, la legge prevede per il 2024 ed il 2025 la possibilità di abbattere fino a otto orsi all'anno (4 adulti di cui non più di due femmine e non di più due maschi, e 4 cuccioli) considerati confidenti o pericolosi purché venga rispettato il piano Pacobace e le norme nazionali ed europee. Animalisti in rivolta
È stata una giornata molto tesa quella di ieri, con l’approvazione del disegno di legge che prevede l'abbattimento di orsi pericolosi presenti sul territorio trentino. Mentre il Consiglio provinciale di Trento era impegnato in una lunghissima seduta, conclusasi nella notte, all’esterno si affrontavano infatti animalisti e forze dell'ordine. Approvata con 19 voti a favore del centrodestra, due contrari e 11 astenuti (Pd, Campobase, Casa Autonomia), la legge prevede per il 2024 ed il 2025 la possibilità di abbattere fino a otto orsi all'anno (4 adulti di cui non più di due femmine e non di più due maschi, e 4 cuccioli) considerati confidenti o pericolosi purché venga rispettato il piano Pacobace e le norme nazionali ed europee. Dal 2026 le quote massime saranno ridefinite. L'assessore competente Roberto Failoni ha commentato l'approvazione del disegno di legno sugli orsi "una giornata simbolo per la comunità trentina".
La reazione degli animalisti
"L'approvazione della Legge orsicida viola la direttiva europea, per questo chiediamo a Bruxelles di aprire una procedura d'infrazione contro la Provincia di Trento e il Governo nazionale succube di Fugatti che vuole uccidere 8 plantigradi l'anno e sempre dall'Europa nei prossimi mesi aspettiamo il pronunciamento della Corte di Giustizia di Lussemburgo sul futuro dell'orsa JJ4 che attende ancora di essere trasferita nel rifugio che la Lav ha individuato in Romania", dichiara Massimo Vitturi, responsabile Lav, animali selvatici. Per Oipa, "con l'approvazione della legge per l'abbattimento fino a otto orsi l'anno, la Provincia autonoma di Trento (Pat) vince la maglia nera in tutela della biodiversità e il primo premio in mancata prevenzione".
L'Organizzazione internazionale protezione animali annuncia battaglia in tutte le sedi possibili, a livello europeo e nazionale, contro tale previsione. L'associazione fa notare come la norma preveda che gli otto esemplari non potranno essere più di due femmine adulte e non più di due maschi adulti, quindi la Pat prevede anche l'abbattimento di 'subadulti'. Leal, che è stata presente al presidio del 4 marzo organizzato sotto la sede della Provincia di Trento dagli attivisti di StopCasteller, considera "scellerato il disegno di legge che prevede l'uccisione di 8 orsi all'anno, 4 adulti e 4 cuccioli".
"E' una vergogna, non permetteremo che dopo 'M90' altri sette orsi vengano uccisi, ci rivolgiamo alla premier Giorgia Meloni per chiedere al Governo di intervenire e impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale - dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali - affinché si pronunci sullo scempio normativo voluto da Fugatti per armare i fucili contro gli orsi"."Gli orsi, fino a prova contraria, sono ancora una specie particolarmente protetta dalle norme europee e da quelle italiane - aggiunge l'Enpa -. Se il Governo non intendesse impugnare questa orribile e inaccettabile legge siamo già pronti a rivolgerci all'Unione Europea e questo significherebbe la probabile apertura di una procedura di infrazione contro l'Italia per la violazione della Direttiva Habitat".