Maria Basso, di 80 anni, è morta il 16 dicembre del 2022 in una casa di cura di Aci Castello, in provincia di Catania, a causa delle gravi difficoltà respiratorie seguite all'ingestione di cibo solido, che le era vietato a causa di una patologia. La pronipote è accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato ed è stata posta agli arresti domiciliari. L'indagata si dice innocente ma secondo l'accusa si tratta di un articolato disegno criminoso finalizzato all'ottenimento dell'eredità
E’ accusata di circonvenzione di incapace e omicidio aggravato la donna 58enne, ora agli arresti domiciliari, che avrebbe provocato la morte di una prozia al fine di beneficiare dell’eredità. I fatti risalgono al 16 dicembre 2022, quando la vittima Maria Basso, di 80 anni, è deceduta in una casa di cura di Aci Castello, in provincia di Catania, dove risiedeva da circa quindici giorni. La donna indagata avrebbe provocato la morte della prozia facendole ingerire del cibo che la donna non avrebbe dovuto mangiare dovendosi alimentare solo di omogeneizzati e facendo poi ricondurre il decesso a cause naturali.
Il piano per l’eredità
La nipote indagata è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Aci Castello con il supporto dei militari dell'Arma della compagnia di Acireale e di Asiago (Vicenza). La donna è stata posta ai domiciliari con l'uso del braccialetto elettronico. Come ricostruito dalla Procura di Catania, il decesso sarebbe da collegare "all'ingestione avvenuta cinque giorni prima di cibi solidi, per lei fortemente dannosi a causa delle patologie da cui era affetta, che le consentivano di nutrirsi solo attraverso cibi omogeneizzati". Le indagini dei carabinieri, secondo l'accusa, avrebbero permesso di "fare luce sull'articolato disegno criminoso tessuto dall'indagata, che avrebbe causato la morte dell'anziana, ritenuta in un primo momento riconducibile a cause naturali, al fine di potere beneficiare della relativa eredità". Il progetto criminale della pronipote, ricostruisce la Procura di Catania, sarebbe stato "portato avanti facendo dapprima sottoscrivere all'anziana una procura generale anche per il compimento di atti di straordinaria amministrazione in proprio favore". In seguito, le avrebbe anche fatto "sottoscrivere un testamento pubblico con cui, revocata ogni precedente disposizione, la istituiva quale unica erede universale". Un atto, contesta la Procura, firmato due giorni prima del "triste epilogo, allorquando, contravvenendo alle prescrizioni mediche, avrebbe portato fuori a pranzo l'anziana, facendole mangiare cibi solidi, a seguito della cui ingestione l'anziana sarebbe poi deceduta dopo giorni di sofferenze" a causa delle gravi difficoltà respiratorie (bronchite ab ingestis) conseguenti all'ingestione del cibo vietato.
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Le indagini
Il triste epilogo della vicenda ha avuto luogo a Catania ma l’inchiesta è partita da Vicenza dopo che l’anziana donna era sparita, nel dicembre 2022, da una casa di riposo di Asiago. A denunciare la 'scomparsa' della donna erano stati suoi eredi diretti che avevano presentato una denuncia ai Carabinieri di Bassano del Grappa ipotizzando la circonvenzione di incapace. L'ipotesi era che l'anziana fosse stata convinta con l'inganno a trasferirsi a centinaia di chilometri di distanza e poi indotta, sfruttando le sue condizioni di salute, a cambiare il suo testamento: un documento in cui, secondo quanto si era appreso allora, disponeva di lasciare tutta la sua eredità ai poveri. Un sospetto avvalorato dal fatto che l'80enne aveva revocato di recente la nomina di una procuratrice speciale che la seguiva da anni indicando al suo posto una cugina. La Procura di Vicenza aveva aperto un'inchiesta disponendo, come atto urgente, la riesumazione della salma e l'autopsia e poi ha trasmesso tutti gli atti alla Procura distrettuale di Catania, competente per territorio.
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I primi sospetti sulla pronipote
Alla festa per gli 80 anni di Maria Basso, festeggiati con i parenti il 4 settembre 2022 ad Asiago, si era improvvisamente presentata anche la pronipote siciliana insieme al compagno. Da qui i primi sospetti degli eredi diretti, che avevano considerato strana quella presenza. "In quell'occasione, sin da subito - ricostruisce la Procura di Catania - i congiunti dell'anziana si sarebbero insospettiti per la presenza della pronipote, che, sebbene non fosse stata invitata alla festa e nonostante non avesse mai avuto rapporti frequenti con la prozia, avrebbe mostrato nei suoi confronti un attaccamento quasi morboso". Da quel momento, "con il suo atteggiamento ostentatamente disponibile e affettuoso", nell'arco di soli due mesi, "l'indagata avrebbe approfittato dell'affetto e dello stato di forte vulnerabilità della vittima, mostrando sin da subito un fortissimo interesse per il suo patrimonio, recandosi in diverse occasioni nella banca dove l'anziana era titolare di conti correnti". Circostanze che "avevano insospettito il direttore e i funzionari" dell'istituto di credito "inducendoli a presentare un esposto alla locale Procura". L'indagata, è la ricostruzione della Procura di Catania su indagini dei Carabinieri, "sarebbe riuscita, quindi, a convincere l'anziana a revocare la procura generale anni prima rilasciata in favore dell'amica di vecchia data" e, il "2 dicembre del 2022, dopo averle fatto trascorrere la notte presso una struttura ricettiva in Asiago, avrebbe costretto l'anziana ad affrontare senza soste il gravoso viaggio in auto fino ad Aci Castello, trasferendola, nottetempo, in una residenza per anziani".
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L’indagata: “Sono innocente”
La donna ora agli arresti domiciliari si professa innocente e afferma di aver fornito alla prozia tutte le cure di cui aveva bisogno e di averle dato il cibo spezzettato come le veniva somministrato nella casa di cura. Secondo la ricostruzione dell’indagata, assistita dagli avvocati Carmelo Peluso del foro di Catania e Lino Rovetta del foro di Vicenza, dopo il pranzo 'incriminato' l'80nne era stata portata in ospedale per una piccola occlusione intestinale in codice verde ed era stata poi dimessa. Il nuovo testamento in favore della pronipote, si sottolinea dalla difesa, è stato redatto e firmato da un notaio che ha verificato la capacità di intendere e volere dell'80enne. L'interrogatorio di garanzia dell'indagata è stato fissato per il prossimo 28 febbraio.