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Al via da Trieste il treno del Ricordo, l'inaugurazione con Giorgia Meloni

Cronaca
©Ansa

Il mezzo storico in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati partirà domani, 11 febbraio, dal capoluogo friulano e raggiungerà altre città italiane. Abodi: "Un treno storico che non trasporta persone ma trasporta emozioni, ricordi, voci, immagini, simboli in giro per Italia"

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Nasce il Treno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e degli esuli istriani, fiumani e dalmati. L’inaugurazione, a cui ha preso parte anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si è tenuta oggi, 10 febbraio, alla stazione di Trieste. Presenti anche i ministri Gennaro Sangiuliano, Andrea Abodi e Luca Ciriani. Il treno storico, appositamente allestito con una mostra multimediale e l’esposizione delle masserizie delle vittime dell’esodo, ripercorre idealmente il viaggio compiuto dagli esuli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra. Domani, 11 febbraio, il convoglio partirà da Trieste e raggiungerà altre città italiane fino alla tappa finale del 27 febbraio a Taranto.

Abodi: “Il treno del Ricordo è una bussola valoriale”

"L’obiettivo di questo treno è portare ben oltre la data del 10 febbraio i valori e anche l'umanità vissuta e perduta ottanta anni fa”, ha dichiarato il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi. “Questo è un treno speciale a tutti gli effetti, un treno storico che non trasporta persone ma trasporta emozioni, ricordi, voci, immagini, simboli in giro per Italia, attraversandola”. Poi ha aggiunto: “Il significato di questo treno è una bussola valoriale che porteremo con noi non soltanto per ricordare, ma per ispirare i nostri comportamenti quotidiani senza mai dimenticare quello che è stato il sacrificio delle persone alle quali è stata tolta la vita in modo criminale e alle loro famiglie, che continuano a portare questo dolore. Il nostro impegno sarà quello di perpetuare il ricordo e testimoniarlo con la rettitudine dei comportamenti e dei linguaggi dei quali dovremmo essere portatori, nel rispetto di queste persone".

Giorgia Meloni

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