Tentata estorsione a Berlusconi, i cinque figli si costituiscono parte civile

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Questo è quanto emerso dall'udienza di oggi in Tribunale a Monza, che avrebbe potuto determinare la fine del processo se gli eredi dell'ex premier avessero rinunciato. L'accusata è l'ex olgettina Rigato, che ha sempre negato ogni addebito. Si torna in aula il prossimo 17 aprile

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Si sono costituiti parte civile i cinque figli di Silvio Berlusconi nel processo a carico di Giovanna Rigato, ex olgettina accusata di aver tentato di estorcere un milione di euro allo scomparso senatore e leader di Forza Italia. Pier Silvio, Marina, Barbara, Eleonora e Luigi, assistiti dall'avvocato Giorgio, hanno deciso di non ritirare la querela dopo la morte del Cavaliere, come avrebbero potuto fare. L'ex concorrente del Grande Fratello è accusata di avere chiesto nel 2007 a Berlusconi, in cambio del suo silenzio ai processi, una somma di un milione di euro in un incontro a Villa San Martino ad Arcore, scenario delle feste al centro del procedimento giudiziario da cui il fondatore di Forza Italia uscì assolto. Rigato era già beneficiaria della 'paghetta' mensile di un paio di migliaia di euro che le versava come ad altre ragazze invitate alle serate (CHI SONO E COSA FANNO I CINQUE FIGLI DI BERLUSCONI - IL RACCONTO DI BERLUSCONI AI PM).

Nuova udienza il 17 aprile

Quella di oggi è la terza udienza del processo che si tiene nel Tribunale a Monza, che avrebbe potuto rappresentare la fine del processo stesso se gli eredi avessero rinunciato. Rigato ha sempre negato ogni addebito. Nelle prime due udienze Berlusconi non si era presentato adducendo problemi di salute. Oggi è stato sentito come testimone un cittadino inglese che avrebbe accompagnato Rigato ad Arcore quando si sarebbe realizzato il tentativo di estorsione. "La accompagnai ma l'incontro salto'" ha detto l'uomo che si occupa  di finanza a Londra. Durante la sua deposizione è emerso un documento manoscritto da cui si evincerebbe che Berlusconi avrebbe voluto attribuire un prestito alla donna. Si torna in aula il prossimo 17 aprile, quando è previsto l'ascolto di un teste indicato da Berlusconi.

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