Pozzolo è stato sospeso dal gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera

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Sentiti numerosi testimoni in procura a Biella, tra cui il sottosegretario Delmastro e sua sorella Francesca, sindaca di Rosazza, paese dove la notte di Capodanno un colpo partito da una pistola di proprietà del deputato di FdI ha ferito un 31enne. Ascoltato anche Davide Zappalà, assessore a Biella, che dice: "Non ho visto chi ha sparato". Anche Pozzolo verrà sentito, ma non prima dell'esito del test dello stub

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Emanuele Pozzolo è stato sospeso "in via d'urgenza" dal gruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, come deciso dall'ufficio di presidenza dello stesso gruppo. La scelta mette in bilico anche il suo incarico di coordinatore provinciale del partito per la zona di Vercelli. Intanto, la procura di Biella continua a indagare sul caso: ieri, 8 gennaio, sono stati sentiti numerosi testimoni per provare a chiarire cosa sia successo la notte di Capodanno nei locali della Pro Loco di Rosazza, dove un colpo partito accidentalmente da una pistola di proprietà di Pozzolo ha ferito il 31enne Luca Campana, genero del capo scorta del sottosegretario Delmastro. Tra i prossimi passi dell'inchiesta, oltre a una consulenza balistica, ci sarà anche l'interrogatorio dello stesso Pozzolo. Non prima però che sia arrivato l'esito dello stub, il test che dovrebbe permettere di rilevare tracce di residui di polvere da sparo sulle mani o sugli indumenti del parlamentare. Si indaga soprattutto sui 20 secondi trascorsi da quando l’arma è spuntata fra le mani di Pozzolo al momento in cui si è sentito lo sparo. 

Si allungano i tempi di guarigione per Campana

Sembrano destinati ad allungarsi i tempi della completa guarigione di Luca Campana. I dieci giorni di prognosi indicati inizialmente dai medici terminerebbero domani, 10 gennaio. Ma sembra che faccia ancora fatica a camminare e che abbia ancora bisogno delle stampelle. Il proiettile gli si era conficcato nel quadricipite di una coscia.

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Gli interrogatori

Ieri tra gli interrogati spicca il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro, che insieme a un'altra ventina di persone, agenti della scorta compresi, aveva festeggiato il Capodanno a Rosazza (ma non era presente in sala al momento del fatto). È stata anche la volta della sorella Francesca, sindaca del paese, e di un esponente locale di Fratelli d'Italia, Davide Zappalà, assessore a Biella, mentre Luca Zani, consigliere comunale nella città piemontese, è stato sentito dai carabinieri di Andorno Micca.

Zappalà: "Non ho visto chi ha sparato”

Zappalà, assessore ai lavori pubblici del Comune di Biella, esponente di Fratelli d'Italia vicinissimo a Delmastro è stato l'ultimo a essere sentito ieri pomeriggio ed è l'unico che ha concesso qualche dichiarazione ai cronisti. "Non ho visto Pozzolo con la pistola in mano. E la pistola l'ho vista solo al termine della serata quando i marescialli dei carabinieri l'hanno messa via". Ha poi smentito di aver rilasciato dichiarazioni che gli sono state attribuite nei giorni scorsi da alcuni media e sottolinea: "Ero presente nella sala ma non ho avuto modo di assistere alle parti più importanti. Non ho visto il momento dello sparo, ho solo sentito il botto ma non ho visto chi ha sparato, e non so dire quanto tempo sia trascorso dal momento in cui è entrato Pozzolo al momento dello sparo”. Zappalà, che ha anche precisato di essere solo un testimone, ha concluso sottolineando come "su questo fatto si sta un po' esagerando con l’attenzione mediatica, per quanto ci fossero personaggi di primo piano”.

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La posizione di Pozzolo

I testimoni che inchiodano Pozzolo - unico indagato nel procedimento - sono diversi, ma agli inquirenti servono conferme. Uno dei presenti già sentiti dai carabinieri, ha dichiarato all'Ansa di essersi ritrovato a tu per tu con la canna della pistola. "Stavo raccogliendo i bicchieri per portarli in cucina. A un certo punto ho notato Pozzolo con l'arma in mano. Devo dire che, da quanto era piccola, ho pensato fosse un accendino. Il deputato, in quel frangente, era da solo. Poi mi è sembrato che il caposcorta di Delmastro (suocero del ferito, ndr) gli sia andato vicino. Io mi sono accostato, ma solo per girare intorno a un tavolo e cercare gli ultimi bicchieri". È stato allora che ha notato che l'oggetto era rivolto verso di lui. Solo per un attimo. "Non è che ho percepito come esattezza una sensazione di pericolo. - spiega - Credo però di avere pensato qualcosa come 'nel dubbio vai, perché non si sa mai'. E mi sono allontanato". E poi c’è stato lo sparo. Accanto all'uomo si trovava Campana, che è stato raggiunto dal proiettile a una coscia. Il testimone però riferisce di non essere in grado di affermare se al momento del colpo il capo scorta di Delmastro fosse ancora vicino a Pozzolo, o se nel frattempo fosse arrivata altra gente, e nemmeno se l'arma fosse ancora in mano al parlamentare o a qualcun altro. Una risposta definitiva potrebbe essere fornita dallo stub, il test per la ricerca di residui di polvere da sparo che è stato eseguito su Pozzolo, ma i risultati non saranno a breve termine.

Emanuele Pozzolo a Roma, 19 ottobre 2023. 
 ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI

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