Chiara Ferragni, dopo il pandoro la procura di Milano indaga anche sulle uova di Pasqua

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Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega compiere accertamenti pure sull'operazione legata alle uova di Dolci Preziosi. L'azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell'affaire beneficenza

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Non solo il Pandoro Pink Chistmas griffato Chiara Ferragni: ora anche le uova di Pasqua sono finite nel mirino della Procura di Milano che l'altro ieri ha aperto una inchiesta, senza indagati nè titolo di reato, sul caso del dolce natalizio pubblicizzato dall'influencer cremonese con una campagna benefica. Oggi il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf per compiere accertamenti pure sull'operazione legata alle uova pasquali di Dolci Preziosi. L'azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell'affaire beneficenza.  

Chiara Ferragni posa con le uova di Pasqua di Giochi Preziosi in una immagine pubblicata sul profilo Instagram di Giochi Preziosi +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++ NPK
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Le indagini milanesi quindi punteranno a capire se sia per il pandoro, costato alla influencer e alla Balocco una maxi multa dell'antitrust, sia per le uova di Pasqua si sia trattato o meno di una presunta operazione commerciale della Ferragni mascherata in campagna di beneficenza per raccogliere fondi da devolvere ai bimbi malati. La sponsorizzazione delle uova di Pasqua, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe avvenuta con lo stesso schema del pandoro. Come è stato spiegato nei giorni scorsi da Cerealitalia, proprietaria del marchio Dolci Preziosi, Ferragni ha percepito un cachet di 500 mila euro nel 2021 e 700 mila euro nel 2022 a fronte di una donazione di 36 mila euro all'associazione I bambini delle Fate. In questo caso, però, le uova con la griffe avrebbero avuto lo stesso prezzo di quelle normali e non sono state vendute, come è accaduto per il pandoro, a un prezzo di gran lunga superiore rispetto a quello di mercato.

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