Sono state sanzionate le società Fenice e Tbs Crew, che gestiscono i marchi e i diritti relativi all'imprenditrice, per le somme di 400mila e 675mila euro, oltre che Balocco per 420mila euro. L’Autorità contesta alle tre società di aver messo in atto "una pratica commerciale non corretta nel pubblicizzare il Pandoro Pink Christmas, griffato Chiara Ferragni". "Dal momento che ritengo ingiusta la decisione adottata nei miei confronti, la impugnerò nelle sedi competenti", ha replicato l'influencer
L'Antitrust ha deciso di sanzionare le società Fenice e Tbs Crew, che gestiscono i marchi e i diritti relativi a Chiara Ferragni, per le somme di 400mila e 675mila euro, oltre che Balocco per 420mila euro. L’Autorità contesta alle tre società di aver messo in atto una pratica commerciale non corretta nel pubblicizzare il "Pandoro Pink Christmas", "griffato" Chiara Ferragni, con la motivazione di aver lasciato intendere “ai consumatori che, comprandolo, avrebbero contribuito a una donazione all'Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing".
La decisione dell’Antitrust
Secondo l’Antitrust "le società Fenice e Tbs Crew hanno incassato oltre un milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi della signora Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari senza versare nulla all'ospedale Regina Margherita di Torino". L’Autorità ha segnalato, inoltre, che "la pratica scorretta si è articolata in diverse condotte”. Tra queste “far credere, nel comunicato stampa di presentazione dell'iniziativa, che acquistando il Pandoro Pink Christmas al prezzo di oltre 9 euro, anzichè di circa euro 3,70 del pandoro non griffato, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione che, in realtà, era già stata fatta dalla sola Balocco, in cifra fissa, a maggio 2022, quindi molti mesi prima del lancio dell'iniziativa, avvenuto a novembre 2022”. Inoltre, quella di “aver diffuso, tramite il cartiglio apposto su ogni singolo pandoro griffato Ferragni, informazioni idonee ad avvalorare la circostanza - non vera - che l'acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata”. In ultimo, “aver pubblicato post e stories sui canali social della signora Ferragni in cui si lasciava intendere che comprando il Pandoro Pink Christmas si poteva contribuire alla donazione e che la Signora Ferragni partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero, nonostante le sue società avessero incassato oltre un milione di euro". In definitiva l'Antitrust ha giudicato che la pratica "ha limitato considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori facendo leva sulla loro sensibilità verso iniziative benefiche, in particolare quelle in aiuto di bambini affetti da gravi malattie, violando il dovere di diligenza professionale ai sensi dell'articolo 20 del Codice del Consumo e integrando una pratica commerciale scorretta, connotata da elementi di ingannevolezza ai sensi degli articoli 21 e 22 del Codice del Consumo".
Codacons: “Ora azione legale e rimborso del pandoro”
Dopo la multa dell'Antitrust, il Codacons ha annunciato che avvierà "un’azione legale contro la Balocco e Chiara Ferragni, chiedendo ai due soggetti di rimborsare il costo del pandoro a tutti i consumatori che hanno aderito all'iniziativa di solidarietà". E’ stata annunciata, inoltre, un’istanza ad Instagram e all'Autorità per le comunicazioni al fine di aumentare i controlli sui messaggi pubblicitari legati a iniziative di solidarietà lanciate sul social dai Ferragnez, ad “esclusivo interesse degli utenti che hanno diritto alla totale trasparenza”.
La difesa di Chiara Ferragni
"Dal momento che ritengo ingiusta la decisione adottata nei miei confronti, la impugnerò nelle sedi competenti". Questo l'annuncio, su Instagram, della stessa Ferragni, dopo la sanzione dell'Antitrust. "Mi dispiace che dopo tutto l'impegno mio e della mia famiglia in questi anni sul fronte delle attività benefiche, ci si ostini a vedere del negativo in un'operazione in cui tutto è stato fatto in totale buona fede", ha sottolineato l'influencer, spiegando che "quella con Balocco è stata un'operazione commerciale come tante ne faccio ogni giorno". In questa, nello specifico, "ho voluto sottolineare la donazione benefica fatta da Balocco all'ospedale Regina Margherita perché per me era un punto fondamentale dell'accordo", ha proseguito. "E sapere che quel macchinario che permette di esplorare nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing ora è lì in ospedale, è quel che più conta". Poi una chiosa: "Io e la mia famiglia continueremo a fare beneficenza così come abbiamo sempre fatto perché mai vorrò rinunciare a questa parte della mia vita".