Giulia Cecchettin, dall'interrogatorio di Turetta all'autopsia: la settimana decisiva
Mentre il 22enne accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata ha trascorso la prima notte in carcere, ha preso il via la fase più tecnica delle indagini, con la procura che cerca di acquisire elementi probatori per configurare ipotesi di reato. Ecco tutte le tappe dei prossimi giorni
- Con la consegna alle autorità giudiziarie italiane, avvenuta all'aeroporto Marco Polo di Venezia, e con il successivo trasferimento e l'immatricolazione al carcere Montorio di Verona, la vicenda di Filippo Turetta - accusato dell'omicidio dell'ex fidanzata Giulia Cecchettin - passa a una fase più processuale e tecnica, con elementi probatori ancora da acquisire e ipotesi di reato da configurare
- Turetta ha fatto un primo passaggio nel reparto Infermeria del carcere veronese per valutazioni da parte dell'équipe psicologica e psichiatrica. Per qualche giorno starà qui, poi verrà trasferito in un altro reparto. Il ragazzo ha chiesto, e ottenuto, di poter ricevere libri da leggere. Al momento si trova in cella con un altro detenuto, anche lui incarcerato per reati molto gravi e dello stesso genere. Il 22enne è sorvegliato a vista dagli agenti, anche di notte, per evitare gesti autolesionistici
- Riguardo alle procedure in carcere, l'avvocato Giovanni Caruso, legale di Turetta, ha riferito ha riferito che il 22enne "è stato sottoposto a visita medica, a prelievi ematologici, a un'indagine di carattere psichiatrico per escludere eventuali rischi di tipo autolesionistico". Al momento è accusato di omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva terminata e sequestro di persona. Turetta, scrive Agi, è apparso "curioso" di sapere aspetti tecnici della carcerazione, come l'organizzazione della vita in cella
- Lunedì 27 novembre il legale di Turetta chiederà l'accesso agli atti d'indagine depositati dalla procura, così da approntare eventuali ricorsi e comunque studiare la linea difensiva. "Nella giornata di lunedì - ha detto l'avvocato Caruso - conto di avere accesso agli atti del fascicolo processuale, in modo da poter estrarne copia e predisporre le valutazioni al fine della difesa tecnica"
- L'avvocato Caruso ha riferito che l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari si svolgerà martedì 28 novembre. Non è escluso che in quell'occasione la procura chieda che al capo di imputazione vengano aggiunte altre aggravanti, prima su tutte la premeditazione, che appesantirebbe la posizione processuale di Filippo
- Solo dopo l'interrogatorio Turetta potrà avere un colloquio con i genitori: in mattinata il ragazzo ha chiesto quando potrà vederli. "Non è che tornato da un viaggio, è dura - ha detto il padre del 22enne -. A questo punto avrei preferito finisse in un altro modo dopo il ritrovamento del corpo di Giulia. Però è mio figlio, devo dargli forza e adesso spero di vederlo''
- La raccolta degli elementi d'indagine passerà dallo svolgimento dell'autopsia sul corpo di Giulia, custodito all'Istituto di Medicina legale dell'università di Padova. La data notificata ai consulenti è quella del primo dicembre, alle ore 9, nella città euganea. La difesa di Turetta dovrà nominare un proprio esperto, assieme alla procura e ai rappresentanti della famiglia Cecchettin
- Non ci sono ancora tempi stabiliti per il secondo esame sulla Punto nera usata da Turetta la notte del delitto e nella fuga dei giorni seguenti, che risulterebbe ancora custodita in un deposito giudiziario in Germania a circa 10 chilometri da Halle, dove il giovane è stato detenuto prima del rientro in Italia
- Da quel che si è appreso, una seconda analisi a livello tecnico-criminale sarà svolta sull'automobile dalle autorità tedesche. L'ispezione verrà effettuata per cercare tracce organiche. Su quella vettura Turetta fu trovato con i fari spenti, in autostrada, non lontano da Lipsia
- Dalla prima perlustrazione effettuata dopo che Turetta era stato bloccato in autostrada, erano emersi un coltello da cucina con una lama di 12 centimetri - che per gli inquirenti potrebbe essere l'arma del delitto -, nonché un paio di guanti e un telefono cellulare contenuti dentro una borsa, ma anche tracce di sangue e 300 euro in contanti