Sono 620 i casi di furti di identità in cui alcuni individui hanno rubato le identità di ragazzi appena maggiorenni fingendosi impiegati dell’Anagrafe per utilizzare i loro dati e predisporre falsi voucher d’acquisto
Un’inchiesta condotta dalla Procura di Trieste ha appurato come alcuni individui abbiano rubato le identità di ragazzi appena maggiorenni fingendosi impiegati di uffici dell'anagrafe comunali, “facilitatori" della procedura per il Bonus Cultura.
Lo stratagemma
I truffatori hanno quindi utilizzato i dati dei giovani accedendo abusivamente alla APP18 predisponendo falsi voucher d'acquisto, successivamente hanno attivato uno SPID con le vere generalità dei ragazzi ma con un provider diverso dal fornitore del servizio Spid attivato dai giovani, e fatto acquisti da ditte complici. Sono stati scoperti 620 casi in tutta Italia ma il numero è in aumento, la truffa si aggira sui 300 mila euro.