Scuola, al prossimo concorso per dirigenti scolastici arrivano le quote blu per gli uomini

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In tutta Italia tranne che in Sardegna, in Valle d’Aosta e Molise, in caso di parità in graduatoria alla fine del concorso, sarà data priorità al candidato rispetto alla sua collega

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Concorso presidi: in arrivo le quote blu per gli uomini. Il concorso per dirigenti scolastici che si svolgerà nel giro di qualche mese prevede all’articolo 10 del bando che, "considerate le percentuali di rappresentatività di genere in ciascuna regione, viene garantito l’equilibrio di genere applicando nelle regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, in cui il differenziale tra i generi è superiore al 30%, il titolo di preferenza in favore del genere maschile in quanto meno rappresentato". Dati alla mano, la presenza femminile è pari a circa 8 donne su 10 dirigenti, ma potrebbe ridimensionarsi. Un intervento che, sulla carta, riuscirà a ripristinare l’equilibrio di genere che a oggi appare decisamente lontano da raggiungere: su 700mila docenti di ruolo in cattedra, infatti, ben 580mila sono donne.  (TUTTI I BANDI A SCADENZA OTTOBRE 2023 - 6.200 POSTI PER L'ESERCITO)

Come funziona

In sostanza, in tutta Italia tranne che in Sardegna (qui la percentuale è 61 a 39 per le donne), in Valle d’Aosta e Molise (qui non ci sono posti disponibili per questa tornata di assunzioni), in caso di parità in graduatoria alla fine del concorso, sarà data priorità al candidato rispetto alla sua collega. È questo l’effetto del decreto del giugno scorso che introduce le norme per il riequilibrio di genere nella pubblica amministrazione. In Italia la maggioranza degli insegnanti è donna. Dati alla mano, nelle scuole elementari le maestre sono il 95%. Ma per quanto riguarda i presidi per lungo tempo, fino agli anni 2000 c’erano due uomini ogni tre posti. Sono stati gli ultimi concorsi - l’ultimo tre anni fa aveva quasi tremila posti a bando su ottomila scuole - a far pendere il piatto della bilancia verso le donne. Questa volta in palio ci sono 587 posti.

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La graduatoria

Nei bandi di concorso delle pubbliche amministrazioni deve essere indicata la percentuale di rappresentatività dei generi, calcolata al 31 dicembre dell’anno precedente. Si va così a vedere che differenza c’è tra la presenza di donne e uomini e, qualora fosse superiore al 30%, si applicherà la preferenza per il genere meno presente. In questo modo, al momento di scorrere la graduatoria per le assunzioni, a parità di titoli e merito viene assunto il candidato che appartiene al genere meno presente. Detto questo, la prevalenza delle donne è un trend ben noto, che va avanti da 20 anni se non oltre. Secondo i dati pubblicati da Tuttoscuola, il portale specialistico per il mondo della scuola, le insegnanti donne sono l’83% del totale e nel 2001 erano il 78%. 

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