Violenza sulle donne, a Città di Castello accordo favorisce inserimento lavorativo vittime

Cronaca

L’accordo, si legge in una nota, rappresenta il tassello mancante a tutti i percorsi finalizzati all’uscita dall’incubo dei maltrattamenti, che spesso non iniziano nemmeno o si arenano in assenza dell’indipendenza economica della vittima

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Firmato stamattina a Città di Castello (Perugia) il primo protocollo di intesa in Italia per favorire l’inserimento occupazionale delle donne che subiscono maltrattamenti e abusi. Presenti Cgil, Cisl, Uil, Confindustria e Agenzia Regionale per le Politiche Attive del Lavoro dell’Umbria. L’accordo, si legge in una nota, rappresenta il tassello mancante a tutti i percorsi finalizzati all’uscita dall’incubo dei maltrattamenti, che spesso non iniziano nemmeno o si arenano in assenza dell’indipendenza economica della vittima. Un fattore che può affrancare la donna da una condizione familiare di soggiogazione psicologica e materiale, permettendole il pieno distacco dai contesti relazionali in cui si trova.

L'accordo

I Servizi Sociali del Comune di Città di Castello, su indicazione del centro antiviolenza “Medusa”, il servizio costituito dall’ente che viene gestito dall’Associazione Liberamente Donna Ets, segnaleranno ai centri per l’impiego dell’ARPAL le donne residenti negli otto comuni dell’Alta Valle del Tevere appartenenti alla Zona Sociale 1 che hanno avviato un percorso di uscita dalla violenza per cui si ritiene opportuno chiedere l’inserimento lavorativo. A seguito di apposita istruttoria per la valutazione delle competenze professionali, delle esperienze lavorative e delle attitudini, Arpal   proporrà alle aziende l’inserimento lavorativo delle persone selezionate in base ai   profili richiesti. Cgil, Cisl e Uil avranno il compito di sensibilizzare le imprese sui contenuti ed opportunità del progetto, supervisionare il rispetto dei contratti di lavoro e promuovere forme di collaborazione che tengano conto delle fragilità legate a vissuti di violenza.  Confindustria si farà carico di sensibilizzare i propri partner su contenuti e opportunità del progetto, ma anche di comunicare le necessità assunzionali che possano essere prese in considerazione.

I dati

In Alta Valle del Tevere da gennaio a ottobre 2023 sono stati 36 i nuovi casi presi in carico dal Centro comunale antiviolenza “Medusa” di Città di Castello, un dato in linea con i 46 nuovi ingressi registrati complessivamente nel 2022. Le chiamate registrate nei primi dieci mesi dell’anno sono state in tutto 510, gesti di disperazione che in 257 occasioni hanno dato seguito a colloqui individuali per esaminare le vicende nelle quali erano coinvolte le donne che si sono rivolte al servizio.

Le dichiarazioni

“Sono i numeri a dire che abbiamo il dovere di assumerci sempre nuove responsabilità nei confronti delle donne vittime di violenza e oggi, tutti insieme, istituzioni pubbliche, sindacati e imprenditori, diamo per primi in Italia una risposta che è frutto di grande volontà e concretezza. Un protocollo che non è una mera dichiarazione di intenti, ma è operativo, perché propone una linea di intervento concreta che inaugura una buona pratica a sostegno della condizione femminile, ed è anche aperto alla partecipazione di tutte le altre componenti della società e delle aziende del territorio che vorranno unirsi a noi e dare il proprio contributo”, ha dichiarato stamattina in conferenza stampa il sindaco Luca Secondi insieme all’assessore alle Pari Opportunità Letizia Guerri e all’assessore alle Politiche Sociali Benedetta Calagreti.

“Questo protocollo si fonda su un lavoro sinergico, che è fondamentale per cercare di contrastare il grave fenomeno della violenza contro le donne. Le imprese del nostro territorio hanno sentito la responsabilità di impegnarsi per supportare le donne vittime di violenza offrendo loro un’opportunità occupazionale, attraverso cui restituire la dignità, l’indipendenza economica e la possibilità di reinserimento sociale in un ambiente sicuro e protetto", ha detto il presidente degli industriali locali Raoul Ranieri. 

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