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Sky 20 anni, da Zelensky a Meloni: rivivi i 3 giorni dell'evento

Si è chiusa la terza e ultima giornata dell’evento organizzato da Sky Italia per i suoi 20 anni, che si è tenuto a Roma, al Museo nazionale romano - Terme di Diocleziano. Ad aprire la giornata è stato il messaggio del capo dello Stato Sergio Mattarella, poi l'intervista al presidente ucraino Zelensky. In chiusura il colloquio con la premier Meloni. In mezzo tanti temi: dall’Ucraina all’Afghanistan, dalla scuola al Pnrr. Tra gli ospiti: Salvini, Giorgetti, Valditara, Fitto, Crosetto, Abodi, Schlein, Calenda, Conte

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Le minacce nucleari

"La dimostrazione delle armi nucleari non è una manifestazione di forza ma di debolezza" da parte dei russi, "perché la battaglia sul campo e la diplomazia non hanno portato i risultati che volevano: loro volevano distruggere la nostra indipendenza ma non sono riusciti a vincere sul campo. Verso fine anno ci saranno più minacce nucleari, dice la nostra intelligence", ha detto ancora Zelensky.

Le difficoltà sul campo di battaglia

"La nostra controffensiva va avanti, passo dopo passo facciamo tutto per respingere il nemico. Le difficoltà sono che ci sono campi minati, mancano proiettili e l'antiaerea. La difesa aerea è importante per la controffensiva, ma anche per proteggere la popolazione", ha detto ancora  Zelensky. "L'inverno è un'altra sfida per la nostra popolazione e per i militari ucraini. Dobbiamo attraversarlo senza perdere iniziativa sul campo di battaglia", ha aggiunto.

Zelensky: “Controffensiva va avanti”

“Questa è la guerra più importante nel mondo occidentale. Facciamo di tutto per fare in modo che questa diventi l’ultima guerra non solo in Ucraina ma in tutto il mondo”, ha detto Zelensky. “Sostegno dell’Italia, dell’Europa e di tutto il mondo per noi è importante. Siamo riusciti a difendere la nostra terra e non permettere alla Russia di occupare il nostro Paese. Tutti vorrebbero vedere dei risultati veloci sul campo di battaglia, ma è una guerra su vasta scala che sta andando avanti da due anni. C’è stanchezza ma siamo motivati. Faremo di tutto per vincere contro il nostro nemico, la nostra controffensiva va avanti. Facciamo di tutto per respingere il nemico”, ha detto Zelensky.

Le condoglianze di Zelensky per l’incidente di Mestre

"Voglio esprimere le mie condoglianze alle famiglie dei feriti e dei morti" a Mestre, ha detto Zelensky all’inizio dell’intervista. "So che ci sono anche ucraini, italiani, francesi, spagnoli e vorrei esprimere le mie condoglianze a tutte le famiglie. È una tragedia che ha unito tanti Paesi oggi", ha aggiunto.

Intervista a Zelensky

Iniziato a Sky 20 anni l’intervista esclusiva con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Virzì e il cinema

“Sono convinto che un certo grande cinema italiano ha svolto un compito civile di democratizzazione del Paese, di racconto, di specchio, di sguardo, che ci ha riscattato agli occhi del mondo”, ha detto Virzì.

Paolo Virzì a Sky 20 anni

Iniziato l’incontro con il regista e sceneggiatore Paolo Virzì.

Intervista a Zelensky

Tra poco a Sky 20 anni c’è l’intervista esclusiva con il presidente ucraino Zelensky.

Salvini sul ponte sullo Stretto

Salvini ha aggiunto che per la costruzione del ponte sullo Stretto c’è "il tetto massimo di 12 miliardi" e che il suo obiettivo è che in Manovra ci sia non solo lo stanziamento per l'avvio dei lavori veri "ma che ci sia in conto capitale tutta la copertura necessaria". Da tantissimo se ne parla ma "siciliani e calabresi da 50 anni non vedono nulla", ha aggiunto. Secondo Salvini, "per l'interro Mezzogiorno sarà una rivoluzione, per il lavoro, la velocità, la salute e l'impatto ambientale. L'obiettivo è aprire i cantieri entro l'estate 2024 e finire i lavori entro il 2032".

“Il problema è l’immigrazione illegale”

Da noi "il problema non è l'immigrazione, perché in Italia fortunatamente ce ne sono milioni di immigrati regolari che rispettano la nostra cultura e le nostre leggi e sono i benvenuti. Il problema è l'immigrazione illegale, con cui è più facile che si finisca nelle reti della malavita", ha detto Salvini. "L'immigrazione controllata e regolamentata è sacrosanta, quella a 5.000 sbarchi al giorno è un problema, ma conto che il governo nel suo insieme lo risolva", ha aggiunto.

Salvini sulla sentenza di Catania

Si parla del tema migranti. Sulla sentenza di Catania, Salvini ha detto: “Non faccio il ministro della Giustizia, ma se fanno ricorso fanno bene. Mi ha colpito che questa giudice in passato abbia fatto commenti particolari sui social, con un like che si conclude con un sobrio ‘fan...lo a Salvini’. Domando: ciascuno di voi sarebbe tranquillo a essere giudicato da una persona che esprime un concetto così?”.

Incidente Mestre: “Presto per fare ipotesi e commenti”

Prima di tutto il ministro Salvini ha parlato dell’incidente a Mestre. “È presto per fare ipotesi e commenti”, ha detto.

Conte sulla sentenza di Catania sui migranti

"Puoi scrivere le leggi che vuoi, ma se le scrivi sull'onda emotiva, devi sapere che poi qualsiasi giudice la potrà disapplicare", ha detto Conte commentando le polemiche sulle sentenze del Tribunale di Catania sui migranti. "Devi sapere che la tua legge non potrà contrastare mai i principi costituzionali, i principi del diritto europeo e le leggi internazionali. Non puoi dire, e questo è gravissimo, che c'è un attentato a un governo eletto legittimamente", ha aggiunto.

Sull’Ucraina: “Puntare a un negoziato di pace”

“Se vogliano aiutare le popolazioni dell’Ucraina, bene il primo invio di armi. Bene al limite il secondo e il terzo. Ma poi? Colmata la simmetria sul piano militare, dobbiamo puntare a un negoziato di pace”, ha detto Conte.

Conte e l’agenda Meloni

“L’Italia è sempre stata fanalino di coda in Europa. Ora le stime stanno rivedendo al ribasso la crescita italiana. A Meloni dico: non ti stanno bene le nostre misure? Portaci le tue misure per la crescita, dicci quali sono gli investimenti che prediligi e le spese inutili. Non ha portato un’idea, ma solo tagli. Stiamo investendo su armi e munizioni, noi siamo contrari. Dicci come vuoi riformulare la spesa pubblica e ne discutiamo. Non fate più spot pubblicitari. Dell’agenda Meloni, in cui si parla a se stessi, non sappiamo che farcene”, ha detto Conte.

Conte racconta il M5S

“Il M5S – ha raccontato Conte – è nato come un movimento e ha raccolto anche la protesta e l’insoddisfazione per la politica così come si era assestata nel corso degli anni, con i suoi privilegi e le sue incrostazioni. È stato anche frainteso e osteggiato all’inizio. Per farsi sentire ha usato anche parole forti. Poi nel 2018 c’è stato un grande passaggio. Ci siamo assunti una responsabilità di governo. Non c’erano i numeri per governare da soli e abbiamo dovuto fare degli accordi. Poi la pandemia ci ha travolti tutti. C’è stata una crisi di governo al buio, voluta da Renzi. Il M5S, che stava conducendo in prima fila una battaglia per salvare il Paese, è stato costretto a decidere: voltiamo le spalle ai cittadini stando comodamente all’opposizione oppure continuiamo ad assumerci al responsabilità di portare in salvo il Paese anche se non avremo la guida? Abbiamo fatto questa seconda scelta, la più difficile, appoggiando Draghi. Molti non l’hanno capito. Poi si sono create le condizioni per voltare pagina e son arrivate le elezioni”.

Conte ai giovani: “Non perdete la speranza”

“Non perdete la speranza, nonostante i nostri cattivi comportamenti. La classe politica non sempre è all’altezza”, ha detto Conte ai giovani in platea: L'INTERVISTA

Inizia l’intervista a Giuseppe Conte

Al via l’incontro con il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

Calenda a Sky 20 anni: "Risorse Manovra siano messe in sanità"

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