Ventimiglia, il cuoco che cucina ogni giorno per i migranti: "Mi chiamano papà"

Cronaca

Alessandro Foretti a 80 anni continua a preparare almeno 200 pasti al giorno. "A fare il volontario l’ho imparato da mio padre" dichiara il pensionato

ascolta articolo

Ha ottant’anni, da vent’anni è in pensione, ma lui continua a lavorare dietro i fornelli. Alessandro Foretti, fa il volontario alla Caritas di Ventimiglia. E’ il cuoco che ogni giorno cucina non meno di 200 pasti per i migranti che vengono accolti quotidianamente al centro di accoglienza dove la situazione è critica. 

 

Mio padre mi ha insegnato a fare il volontario

“Sono nato a Napoli in tempo di guerra, a tre anni sono arrivato a Ventimiglia e da mio papà ho imparato l’importanza di fare il volontario” racconta Alessandro al Corriere della sera. Il pensionato ogni mattina si alzo presto per far mangiare gli altri. “Vengo qui in modo che tutto sia pronto per le nove quando cominciamo a servire i migranti, tanti di loro mi chiamano papà e in questi anni ne ho visti piangere tanti e qualcuno anche morire” confessa il pensionato. 

approfondimento

Migranti, la Corte Ue boccia i respingimenti della Francia al confine

Caritas: a Ventimiglia la situazione è critica

 

Viaggia intorno ai 180 il numero di migranti che in questi giorni e in queste ore sta affollando i servizi della Caritas di Ventimiglia. La situazione è critica: “mancano posti letto, servizi igienici, luoghi dove lavarsi e riposarsi, spiega il responsabile migranti, Maurizio Marmo. “Ventimiglia per queste persone è una tappa. In giro per Ventimiglia si vedono ancora molti accampamenti. L’emegenza umanitaria non accenna a diminuire, dicono i volontari. Secondo Marmo, la maggior parte dei migranti che cercano di passare la frontiera arrivano soprattutto dall’Africa subsahariana e dal corno d’Africa. 

approfondimento

Migranti, Francia: elicottero e mezzi antiterrorismo a Ventimiglia

Cronaca: i più letti