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Superbonus, la truffa per il restauro del castello Torella

Cronaca
©Getty

La fortezza in provincia di Campobasso è finita al centro di un’indagine perché i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati nonostante fossero state presentate fatture per 146 mila euro. Falsificate le firme di un filosofo deceduto. La storia raccontata dalla vedova all'edizione romana del Corriere

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Un castello, quello di Torella del Sannio in provincia di Campobasso - un paese antichissimo con 708 abitanti - al centro di una truffa con il superbonus. Si tratta di una delle sei fortezze in tutta Italia ad aver richiesto le agevolazioni, ed è finito al centro di un'indagine a marzo 2023 perché i lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati nonostante 146 mila euro di fatture presentate e intestate al comproprietario del castello, Leonardo Cammarano: la storia è raccontata dall'edizione romana del Corriere della Sera
Angela Piscitelli, moglie di Cammarano, filosofo e scrittore, racconta che il marito 92enne era deceduto pochi mesi prima in Francia, dove aveva vissuto negli ultimi anni. "Oltre alla sorpresa e allo sconcerto per quella comunicazione dei finanzieri, c’è stata forte l’amarezza per l’oltraggio alla memoria di mio marito. Una cosa davvero schifosa", dice la donna al Corriere.

La truffa si basava su firme false del defunto

La truffa non sarebbe andata lontano, anche perché sulla struttura ci sono tre vincoli della soprintendenza: architettonico, sull’archivio e sulla casa museo allestita al suo interno e dedicata alla madre di Cammarano, la pittrice Elena Ciamarra. "È impossibile pensare anche solo di spostare una pietra", racconta la vedova", "eppure per qualche mese la pratica edilizia è andata avanti". Agli arresti domiciliari sono finiti un commercialista, un tecnico asseveratore e altre due persone. E nei cassetti fiscali delle due società utilizzate per le operazioni ci sono crediti per 1,4 milioni di euro, in parte già ceduti a una società terza. La truffa, spiega ancora il Corriere, si basava sulle firme false del defunto Cammarano, copiate da uno dei tanti documenti a suo nome e reperibili con facilità. "È possibile che l’idea sia venuta a qualcuno che è venuto qui come visitatore e l’ha fotografata", afferma la vedova. La normativa sul Superbonus esclude le dimore storiche, salvo che risultino aperte al pubblico e con un biglietto di ingresso.

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