“Quel giorno ha portato a 43 vittime che sono scritte là, ma sono soprattutto scritte nei nostri cuori. Sono scritte le nostre menti, sono scritte nel desiderio che abbiamo tutti noi di poter dire al mondo che è stata una grande ingiustizia e che vogliamo che queste cose non si ripetano più”, ha aggiunto il sindaco durante la cerimonia di commemorazione delle vittime del crollo
"Genova non vuole dimenticare e farà tutto il possibile perché questa giornata del 14 agosto sia ricordata anno dopo anno negli anni a venire”, ha detto il sindaco di Genova, Marco Bucci, alla cerimonia di commemorazione delle vittime del crollo di Ponte Morandi.
La cerimonia a Genova
Presenti anche il ministro per le infrastrutture, Matteo Salvini, le istituzioni civili e militari il prefetto Renato Franceschelli, il viceministro Rixi, la deputata Cavo, l'arcivescovo di Genova Tasca e il governatore Toti oltre ad alcuni parenti e familiari delle vittime. Tra gli altri presente una rappresentanza della Sampdoria, con il presidente Lanna. Sulla Radura della Memoria sono state poste le corone di fiori della Presidenza della Repubblica, del Governo e dei parenti delle vittime con la scritta “43. non vi dimentichiamo”. La cerimonia è iniziata con una performance di Jacopo Bellussi, primo ballerino presso il Corpo di Ballo dell'Hamburg Ballet, sulle note di 'Let it be' e si è conclusa con un minuto di silenzio, accompagnato dal suono delle sirene delle navi in porto e dai rintocchi delle campane delle chiese di tutta Genova. Sullo schermo sono comparsi i nomi delle 43 vittime con l'accompagnamento musicale.
Bucci: “43 vittime scritte nei nostri cuori”
“Quel giorno ha portato a 43 vittime che sono scritte là, ma sono soprattutto scritte nei nostri cuori. Sono scritte le nostre menti, sono scritte nel desiderio che abbiamo tutti noi di poter dire al mondo che è stata una grande ingiustizia e che vogliamo che queste cose non si ripetano più – ha aggiunto il primo cittadino – Genova sente profondamente questo dovere di dimostrare al mondo che queste cose non debbono più accadere. E questo schiaffo che ha colpito la città ha fatto in modo che tutti noi ci riunissimo attorno a un obiettivo comune, lavorando e tirando su le maniche. Abbiamo dimostrato che è così che bisogna reagire, è così che bisogna fare".
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“Non si ripeta più”
"Non vogliamo che queste cose si ripetano più - ha proseguito Bucci - Le cose vanno fatte bene, vanno fatte con la tecnologia e i finanziamenti, con cervello e cuore perché bisogna sempre pensare a quello che potrà succedere in futuro. È il dovere che abbiamo non solo come amministrazioni ma come cittadini nei confronti del prossimo. La nostra libertà finisce dove comincia quella degli altri e non possiamo nemmeno per un secondo correre rischio di infrangere la libertà e figuriamoci la vita delle altre persone. Questo è il messaggio che mi sento in dovere di ricordare ogni 14 agosto e che continuerà a fare anche chi verrà dopo di me, perché questo è il messaggio che Genova vuole lanciare al mondo – ha aggiunto il sindaco – La nostra città vuole diventare una grande città internazionale e fare tante cose: ha tanti investimenti da mettere a terra, ma lo vogliamo fare rispettando quello che abbiamo imparato da questa tragedia. Vi siamo vicini. E a tutti voi cittadini genovesi dico: 'Genova non dimentica e non dimenticherà mai' e saremo sempre qui tutti assieme dimostrando con le opere come è questo Ponte che si deve lavorare per il futuro".