Chieti, uomo nudo fermato dai carabinieri col taser muore in ambulanza

Cronaca
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Dopo il fermo e l'arrivo degli operatori del 118, che gli hanno somministrato dei medicinali per calmarlo, il 35enne è stato trasportato in ospedale a Chieti dove sarebbe arrivato ormai privo di vita

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Sono parecchi i punti oscuri della vicenda avvenuta nel pomeriggio di domenica 13 agosto a Sambuceto in provincia di Chieti. Protagonista Simone Di Gregorio, un 35enne di San Giovanni Teatino, ma originario di Pescara. Secondo le prime ricostruzioni l'uomo, che potrebbe avere problemi psichiatrici, è stato notato nudo e in stato di alterazione psicofisica. Di Gregorio, che aveva anche diverse ferite provocate, pare, da gesti di autolesionismo stava correndo senza indumenti verso i binari. I passanti, preoccupati per la sua incolumità, hanno chiamato le forze dell’ordine. Una volta arrivati sul posto, i carabinieri sono riusciti a bloccarlo con i mezzi di contenimento in dotazione alle forze dell'ordine, utilizzando anche il taser.

 

Da accertare le cause della morte

Dopo il fermo è arrivata un'ambulanza del 118 che gli ha somministrato dei medicinali per calmarlo. Il 35enne, poi, è stato trasportato in ospedale a Chieti dove sarebbe arrivato ormai privo di vita. L'uomo era seguito per la sua patologia da una struttura specializzata e quando è stato visto a ridosso del tracciato ferroviario si è temuto che potesse compiere un gesto estremo. Ma anche che potesse essere vittima di un incidente, travolto da un convoglio di passaggio. Di qui la decisione di intervenire da parte delle forze dell'ordine con i mezzi in dotazione. Sarà l'autopsia, che verrà affidata il prossimo 16 agosto, a stabilire le cause della morte. Al momento l'ipotesi di reato che consente di procedere è l'omicidio colposo a carico di ignoti. Le indagini dei Carabinieri sono coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Marika Ponziani.

Operazione antidroga a Caltanissetta dove i carabinieri del Nucleo Investigativo e gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito nove misure cautelari del gip, su richiesta della Procura, nei confronti di indagati per spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, tentato omicidio, detenzione e porto d'arma comune da sparo. Per due degli indagati è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per sei la misura degli arresti domiciliari, mentre uno è stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. L'inchiesta è stata portata avanti tra gennaio e maggio 2021. ANSA/US POLIZIA E CARABINIERI +++ NO SALES, EDITORIAL USE ONLY +++ NPK +++

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