"Su 80 mila posti disponibili, il ministero dell'Istruzione ne ha autorizzati solo 50 mila, penalizzando ancora una volta gli idonei ai concorsi ordinari", ha dichiarato il Segretario generale di Uil Scuola Rua Giuseppe D'Aprile, manifestando "netta contrarietà"
"Su 80 mila posti disponibili, il ministero dell'Istruzione ne ha autorizzati solo 50 mila, penalizzando ancora una volta gli idonei ai concorsi ordinari": lo dichiara il Segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D'Aprile. "Il ministero giustifica la mancata autorizzazione dei restanti 30.216 posti con la necessità di avviare rapidamente le procedure autorizzative per i bandi concorsuali, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Pnrr - sottolinea D'Aprile - il contingente di nomine in ruolo per l'anno scolastico 2023/2024 richiesto dal Mim e autorizzato dal ministero dell'Economia e delle Finanze - precisa D'Aprile - è stato determinato sulla base di una stima che prevede un numero massimo di docenti assumibili con riferimento alle procedure di reclutamento esistenti, quantificato in 50.807 unità. Abbiamo espresso la nostra netta contrarietà a questo modo di procedere", ha chiarito D'Aprile.
"Puntare alla stabilizzazione del personale precario"
Questa decisione vanificherà, ad esempio, l'assunzione in ruolo dei docenti presenti nelle graduatorie dei concorsi ordinari in alcune regioni - aggiunge il Segretario - in pratica, aumentano le procedure di assunzione e diminuiscono i posti. E' necessario - ha aggiunto il segretario - puntare alla stabilizzazione di tutto il personale precario quale volano di crescita per l'intera economia del Paese, a una scuola con il personale in servizio già dal primo di settembre garante della continuità didattica degli alunni. Siamo di fronte a professionisti che assolvono al proprio lavoro con dedizione, competenza e professionalità. Le soluzioni ci sono basta solo la volontà politica e la convinzione che la scuola debba star fuori dai vincoli di bilancio".