Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, Matteo Di Pietro, indagato per omicidio stradale e lesioni stradali aggravate, sarebbe in Spagna. Vito Loiacono, tra i passeggeri del Suv Lamborghini guidato da Di Pietro, potrebbe invece essere in Turchia. Intanto proseguono le indagini: nuovi elementi utili a chiarire la dinamica dei fatti potrebbero arrivare dalle telecamere dei bus Atac presenti nella zona di Casal Palocco
Matteo Di Pietro potrebbe essere in Spagna, Vito Loiacono in Turchia. Mentre le indagini proseguono, i due youtuber del collettivo TheBorderline coinvolti nell’incidente che a Casal Palocco, Roma, ha ucciso un bimbo di cinque anni, avrebbero quindi lasciato l’Italia. È il Corriere della Sera a scriverlo, citando “persone informate sui fatti”. Di Pietro era alla guida del Suv Lamborghini che si è scontrato contro la Smart su cui viaggiava la piccola vittima, insieme alla madre e alla sorella. Loiacono era tra i passeggeri. E monta la polemica per la scelta degli inquirenti di non aver ancora applicato misure cautelari nei confronti di Di Pietro, indagato per omicidio stradale e lesioni stradali aggravate e risultato positivo ai cannabinoidi dopo l’incidente. Adesso è stato richiesto un secondo narcotest: non è chiaro se avesse assunto cannabis prima di mettersi alla guida oppure un po’ più indietro nel tempo.
Immagini dei bus Atac al vaglio degli inquirenti
Restano ancora molti elementi da chiarire per ricostruire la dinamica dell’incidente, dalla velocità esatta a cui viaggiava il Suv all’ipotesi del doppio sorpasso prima dello schianto mortale. Qualche informazione utile potrebbe arrivare dalle telecamere dei bus dell’Atac che stavano passando per la zona di Casal Palocco il giorno dell’incidente. Fonti investigative confermano che ci sarebbe la disponibilità a fornire le immagini riprese dai mezzi, da cui potrebbero emergere dettagli importanti per chiarire la dinamica del sinistro.
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Le indagini
Nelle ultime ore è emerso anche come le indagini potrebbero arricchirsi di una nuova importante testimonianza, quella di una ragazza di 20 anni che era salita in macchina un chilometro prima dell’impatto su insistenza dello stesso Di Pietro. Nel frattempo, le forze dell’ordine stanno ascoltando tutte le persone informate dei fatti, che per il momento hanno superato la ventina. Secondo quanto si è appreso, la Lamborghini sarebbe stata in viaggio da ore per la città: gli youtuber erano impegnati nella “sfida” di rimanere alla guida il più a lungo possibile. Sequestrati i supporti informatici dei quattro giovani coinvolti nell’accaduto. Sono inoltre sotto analisi le chat scambiate fra di loro, oltre ai video di precedenti sfide. La Procura di Roma ha disposto una consulenza nell’ambito dell’inchiesta per accertare la dinamica e a che velocità stesse viaggiando la Lamborghini.