Kata, le immagini della sorveglianza prima della scomparsa. VIDEO

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Spunta un video di poco più di 20 secondi in cui si vede Kata uscire dallo stabile insieme ad un uomo e altri bambini e poi poco dopo rientrarci da sola. Nel pomeriggio del 13 giugno, nello stabile al civico 34 di via Boccherini, adiacente all’ex hotel Astor dove il 10 giugno è scomparsa la bimba, i carabinieri con i vigili del fuoco si sono fatti aprire tutti gli appartamenti, ispezionando anche cantine e garage. Il papà: "L'hanno rapita, hanno pianificato tutto"

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Si prova ad accelerare nelle ricerche per trovare Kata, la bimba di 5 anni scomparsa a Firenze da sabato. In un video delle telecamere di sorveglianza della zona la bambina appare prima della scomparsa. Nel video di poco più di 20 secondi si vede la piccola, vestita con dei pantaloni lunghi e una maglietta bianca uscire dallo stabile insieme a un adulto e altri tre bambini, seguiti poi da un altro adulto. Nelle immagini successive Kata torna indietro da sola e rientra nell'edificio, mentre uno degli adulti pare allontanarsi con gli altri bambini.

 

Il papà: "L'hanno rapita"

 

"L'hanno rapita, è stato pianificato tutto. Non ci sono telecamere. Sanno cosa hanno fatto, loro". Lo ha detto il padre di Kata, Miguel Angel, parlando coi giornalisti mentre rientrava all'ex hotel Astor dopo la manifestazione della comunità peruviana di solidarietà alla famiglia di Kata. L'uomo ha escluso la vendetta o una punizione verso lui o la famiglia. "Non ho debiti, non ho problemi con nessuno", "io so quello che ho fatto ma l'ho fatto per la famiglia - ha anche detto alludendo ai suoi guai con la giustizia -, questa è una prova di Dio". "Sono sicuro che Kata è viva - ha concluso - e che ritornerà". 

  

La maxi perquisizione

Intanto, come scrive anche Il Messaggero, un testimone ha affermato: “Ho visto un uomo portare via Kata e dirigersi nel palazzo accanto”. Proprio da questo dettaglio sarebbe partita la maxi perquisizione, nel pomeriggio del 13 giugno, nello stabile al civico 34 di via Boccherini, adiacente all’ex hotel Astor dove il 10 giugno è scomparsa Kataleya. I carabinieri con i vigili del fuoco si sono fatti aprire tutti gli appartamenti, ispezionando anche cantine e garage. Ma nulla: di Kata nessuna traccia. A dire che Kata sarebbe stata portata via da un uomo è stata una bambina di 3 anni. La piccola lo avrebbe riferito al padre che poi lo ha raccontato agli inquirenti che si occupano del caso della bambina scomparsa. Lo si apprende dagli inquirenti. Intanto i Pm hanno fatto sapere che la pista privilegiati dagli inquirenti è quella del racket degli affitti nell'ex albergo Astor.

Il sopralluogo e gli interrogatori

Già la mattina, i magistrati Christine von Borries e Giuseppe Ledda erano stati nell'ex albergo per un sopralluogo di un'ora e mezza e quindi erano tornati in procura per l'interrogatorio protetto del fratellino, con cui sono state ricostruite le attività, i giochi, le abitudini dei tanti bambini dentro l'Astor. Una è il 'passaggio segreto' tra l'ex albergo e il cortile del condominio vicino, un gioco attraverso il confine delle due proprietà, tramite un cancellino verde. Secondo i genitori i bambini non ci andavano, anche per la presenza - sono i racconti - di un occupante di cui i piccini hanno paura.

L'ipotesi di sequestro di persona

Si cerca anche di ricostruire un itinerario che forse potrebbe essere stato usato da ipotetici rapitori per portare via Kata senza uscire dal cancello principale che dà sulla strada. Perché la Dda indaga per sequestro di persona a scopo di estorsione, una sorta di rapimento per vendicarsi e ottenere qualcosa. Dal ricatto alla vendetta, sono tante le ipotesi degli inquirenti. Si scava anche nel passato della famiglia di Kata, nella vita burrascosa dentro l'ex hotel occupato. Intanto la procura continua a sentire testimoni. 

 

Scarcerato il padre di Kata

La mamma di Kata, intanto, dopo avere ingerito candeggina, è stata ricoverata in ospedale. Per il papà il giudice ha disposto la scarcerazione. L'uomo si trovava in custodia cautelare nel carcere fiorentino di Sollicciano dopo una condanna in primo grado per furto. Il tribunale ha attenuato la misura cautelare, applicandogli l'obbligo di firma. 

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Pm: la pista racket affitti è privilegiata

È quella del racket degli affitti nell'ex albergo Astor a Firenze, occupato da varie famiglie tra cui quella di Kata, la pista privilegiata dagli inquirenti per la scomparsa della bambina. È quanto spiegato dal procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli che sta seguendo il caso insieme alla pm della Dda Christine von Borries e al sostituto Giuseppe Ledda. Da quanto ricostruito al momento dagli investigatori, il racket degli affitti vedrebbe coinvolti tre distinti gruppi, due composti da cittadini di origine peruviana, uno dei quali vicino alla famiglia di Kata, un terzo di romeni. Dentro l'ex albergo l'affitto per una 'camera' andrebbe dagli 800 euro senza bagno, arrivando fino anche ai 1.500 euro se con i servizi. Gli inquirenti stanno continuando a sentire occupanti del palazzo, lontano però dallo stabile, al comando dei carabinieri: vengono ascoltati come persone informate sui fatti. C'è anche un altra pista, ritenuta però residuale, non scartata per non tralasciare nulla: è quella legata alla pedofilia.

Pm: auspicio pressione mediatica si allenti

Auspica che venga allentata "la pressione mediatica" sul caso della piccola Kata il procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, che segue il caso con i pm Christine Von Borries e Giuseppe Ledda. L'invito è stato fatto in considerazione della delicatezza del caso e della necessità di poter svolgere con più riservatezza una serie di accertamenti.

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