Irrompe in Vaticano, l'uomo portato in ospedale per un Tso: voleva parlare con il papa

Cronaca

Al termine dell'interrogatorio da parte del magistrato alla presenza del legale di fiducia, e constatate le sue condizioni, l'uomo è stato portato al reparto di psichiatria dell'Ospedale Santo Spirito in Sassia per un trattamento sanitario obbligatorio. Ieri prima della tentata irruzione aveva tentato due volte di entrare nella Santa Sede

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Simone Baldovino, il 40enne che ieri sera, a bordo di una Panda, ha forzato due varchi di controllo della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria del Vaticano arrivando fino al Cortile di San Damaso e costringendo un ispettore ad esplodere un colpo di pistola all’altezza delle gomme, oggi “al termine dell’interrogatorio da parte del magistrato alla presenza del legale di fiducia, e constatate le sue condizioni, è stato portato al reparto di psichiatria dell’Ospedale Santo Spirito in Sassia per un trattamento sanitario obbligatorio”. Lo ha fatto sapere la Sala stampa vaticana. Già ieri sera l'uomo, sottoposto ad una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, era apparso in “grave stato di alterazione psicofisica”.

L'uomo ieri aveva tentato due volte di entrare in Vaticano

Baldovino, che era stato arrestato dagli agenti della Gendarmeria subito dopo aver fatto irruzione in Vaticano aveva già tentato ieri pomeriggio almeno altre due volte di entrare, sempre respinto dalla Guardia Svizzera. A suo dire, doveva parlare col Papa. Alla fine, dopo le 20.00 ha attuato il suo tentativo di entrare nella Città Leonina "con le maniere forti". Per quanto emerso finora, l'uomo non ha nessun legame col Vaticano.

Alcune immagine di Emanuela Orlandi, in piazza del Campidoglio, durante la marcia che giungerà a San Pietro il 27 maggio 2012. 
ANSA/SERENA CREMASCHI

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