Spray anti orso, via libera dal Viminale: come funziona e quando usarlo

Cronaca
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Pur basandosi sui medesimi principi attivi di quello al peperoncino per difesa personale, ovvero la capsaicina e i capsaicinoidi particolarmente irritanti, il nuovo prodotto ha caratteristiche ben diverse e specifiche

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C'è un primo via libera dal Viminale all'utilizzo dello spray anti orso (bear spray) in dotazione esclusivamente ai forestali: è quanto ha annunciato il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, sottolineando che il ministero dell'Interno "è favorevole all'iniziativa normativa. Gli spray, ha aggiunto Ciriani, "sono usati in aree di diversi Paesi con presenza di orsi, per evitare l'impiego di armi da fuoco che pare eccessivo. Questi dispositivi (derivati da quello al peperoncino per difesa personale, ma ben diverso da quest’ultimo, ndr) sono da qualificarsi come armi ed è prudente che siano usati da personale specializzato e appositamente addestrato". Al momento, trattandosi di una vera e propria arma per la legislazione italiana, il suo uso sarebbe limitato alle guardie forestali come mezzo di contrasto ai cosiddetti “orsi problematici”, ma in molti chiedono che possa essere trasportato anche dai semplici cittadini che frequentano le aree montane dove vivono questi animali, esattamente come avviene negli Stati Uniti, in Canada e in altri Paesi.

Caratteristiche specifiche

Pur basandosi sui medesimi principi attivi degli spray al peperoncino per difesa personale, ovvero la capsaicina e i capsaicinoidi particolarmente irritanti, il bear spray ha caratteristiche ben diverse e specifiche. Affinché uno spray sia effettivamente anti orso e produca una efficace azione dissuasiva, servono contenuti adeguati, volume adeguato (225 ml), una gittata fino a 8-10 metri ed infine una durata dello spruzzo di almeno 6 secondi. Senza queste caratteristiche fondamentali i prodotti rischiano di essere controproducenti e inefficaci e potrebbero provocare un reazione violenta dell’orso.

Il primo prototipo 40 anni fa

Lo spray è stato sviluppato per la prima volta in Nord America circa 40 anni fa, grazie al lavoro della dottoressa Carrie Hunt dell'Università del Montana. Il primo prototipo messo a punto col collega Bill Pounds aveva una gittata di circa 9 metri e una durata dello spruzzo di 7 secondi.  

Ha un nome l'orso che ha aggredito il fratello del sindaco di Rabbi, in Trentino, domenica 5 marzo scorso. Si tratta di un esemplare già classificato nei data base della Provincia autonoma di Trento, ha spiegato il presidente Maurizio Fugatti, denominato MJ5, un maschio di 18 anni nato nel 2005 da Maja e Joze, orsi sloveni che hanno dato avvio al progetto Life Ursus sulle Alpi negli anni Novanta, 10 marzo 2023. L'orso è presente da tanti anni in Trentino e ha viaggiato molto, ha detto Fugatti: "Dal 2006 al 2022 ha frequentato tutto il Trentino occidentale e si muove molto è stato anche in Provincia di Bolzano. la zona più frequentata è quella del Brenta meridionale".     NPK     https://www.oipa.org/italia     +++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++   +++NO SALES; NO ARCHIVE; EDITORIAL USE ONLY+++

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