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‘Ndrangheta, 108 arresti nel corso di un blitz contro cosche Locride

Cronaca

L’operazione interforze, chiamata Eureka, è stata coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall'aggiunto Giuseppe Lombardo e dai pm Diego Capece Minutolo e Giovanni Calamita. 

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I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato 108 persone (per 85 delle quali è previsto il carcere) come previsto da quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari (Gip) su richiesta della Dda reggina. Ognuno degli indagati è accusato a vario titolo di associazione mafiosa, concorso esterno e traffico internazionale di droga con l'aggravante di transnazionalità e di ingente quantità, traffico di armi, anche da guerra, riciclaggio, favoreggiamento,  trasferimento fraudolento e procurata inosservanza di pena. Nell’ambito dell’operazione, chiamata “Eureka”, sono state colpite le cosche Nirta-Strangio di San Luca e Morabito di Africo.

Le aree in cui si è svolto il blitz

 

L’operazione “Eureka” è stata coordinata dal procuratore di Reggio Calabria Giovanni Bombardieri, dall'aggiunto Giuseppe Lombardo e dai pm Diego Capece Minutolo e Giovanni Calamita. Il blitz non ha riguardato solo la provincia di Reggio Calabria, ma anche le zone di Catanzaro, Vibo Valentia, Pescara, Milano, Salerno, Catania, Savona, Bologna, Vicenza, L'Aquila, Ancona, Roma e Cagliari. Le ordinanze sono state firmate dai gip Karin Catalano, Claudio Treglia, Vincenzo Quaranta e Valerio Trovato.

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‘Ndrangheta, operazioni anche a Milano e Genova

 

L’operazione svolta a Reggio Calabria è collegata ad altre due inchieste coordinate dalla Dda di Milano e Genova. Secondo quando appreso, nell’operazione lombarda è stata emessa una misura cautelare per 38 persone e per altre 15 in quella ligure. Tutte le inchieste sono coordinate dalla Direzione nazionale antimafia diretta dal procuratore Giovanni Melillo. A seguito di convergenze investigative tra l’indagine Eureka della Dda reggina e altre indagini delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Genova, diretta dal Procuratore Nicola Piacente, e Milano, diretta dal Procuratore Marcello Viola, sempre grazie al coordinamento promosso dalla Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, il Ros di Genova, la Dia di Genova e la Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito due ulteriori provvedimenti cautelari emessi rispettivamente dagli Uffici GIP del Tribunale di Genova, per 15 indagati, e del Tribunale di Milano, per 38 indagati.

Coinvolti anche altri Paesi europei

Oltre all’Italia, l’operazione “Eureka” si è estesa anche ad altri sette Paesi europei: Belgio, Germania, Spagna, Portogallo, Francia, Romania e Slovenia. In totale sono state condotte ben 150 perquisizioni. Secondo quanto dichiarato in conferenza stampa dai portavoce della procura federale belga, il blitz ha rappresentato “la più grande operazione mai realizzata contro la mafia calabrese in Europa”. In Italia sono stati coinvolti tremila poliziotti nei raid, mentre in Germania ne sono stati mobilitati mille. 

Sequestrate tre tonnellate di cocaina

Nel corso dell’operazione “Eureka” gli investigatori hanno sequestrato tre delle sei tonnellate di cocaina movimentate tra maggio 2020 e gennaio 2022 dalle cosche dell’Ndrangheta. Le indagini, inoltre, hanno permesso di registrare i contatti tra le cosche più rilevanti del mandamento ionico reggino con esponenti del clan del Golfo, l’organizzazione paramilitare colombiana impegnata nel narcotraffico internazionale. I carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria sono riusciti a ricostruire numerosi episodi di importazione della droga. Quest’ultima arrivava via mare nei porti di Gioia Tauro, Anversa e Colón. È stato anche possibile ricostruire i flussi di soldi riconducili alla compravendita della sostanza stupefacente, gestiti da organizzazioni composte da soggetti di nazionalità straniere. Nella mobilitazione del denaro, pari a circa 22 milioni e 300 mila euro, sono stati coinvolti Panama, Colombia, Brasile, Ecuador, Belgio e Olanda. Parte del denaro è stata utilizzata dalle cosche per acquistare automobili e beni di lusso, oltre che per avviare e finanziare attività commerciali in Francia, Portogallo e Germania, Paesi nei quali avveniva anche il riciclaggio del denaro tramite attività di autolavaggio.

‘Ndrangheta, scoperte tre maxi-associazioni criminali

Nel corso delle indagini che hanno portato all’operazione “Eureka” è emersa l’esistenza di tre maxi-associazioni criminali finalizzate al traffico internazionali di droga, legate alle più potente famiglie di ‘ndrangheta nell’area ionica. L’inchiesta, iniziata nel 2019 grazie a un accordo con la polizia federale belga, ha riguardato le cosche Pelle, Strangio, Nirta, Giampaolo, Mammoliti e Giorgi, che possono contare su sedi decisionali nel reggino e basi logistiche in varie regioni d’Italia e all’estero.

La prima delle tra associazioni individuate era guidata dalla famiglia Nirta “Versu” di San Luca e poteva contare su un’articolazione in Brasile, rappresentata dal latitante Vincenzo Pasquino, catturato nel 2021 assieme al boss Rocco Morabito. La seconda, invece, è collegata alla famiglia Mammolini “Fischiante” di Bovalino e ha articolazioni in Puglia, Abruzzo, Lazio, Toscana e Lombardia, oltre a contatti diretti con i fornitori sudamericani di cocaina e con trafficanti internazionali quali Denis Matoshi, attualmente latitante a Dubai. La terza associazione, infine, fa capo alla famiglia Strangio “Fracascia”, collegata alle cosche Nirta-Strangio coinvolte nella strage di Duisburg del 2007 e con articolazioni stabili a Genk (Belgio), Monaco di Baviera (Germalia), in Spagna e a Camberra (Australia).

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"Risultato straordinario"

"Risultato di straordinaria efficacia": così il procuratore della Repubblica di Milano, Marcello Viola, ha definito l'operazione 'Eureka' dei carabinieri del Ros, intervenendo in collegamento video in conferenza stampa. "E' inoltre emerso che le operazioni criminali erano svolte da due distinte organizzazioni autonome, e che neppure nel periodo della pandemia sono mai venute meno le dinamiche del traffico di stupefacenti e il complesso delle attività criminali di infiltrazione dell'economia. Voglio infine ringraziare il personale della Guardia di Finanza che ha permesso di conseguiregli obiettivi investigativi, consentendo l'arresto di 40 persone su questo territorio".

Coordinamento transnazionale

"Un eccezionale coordinamento transnazionale". Lo ha affermato il Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, durante la conferenza stampa nell'auditorium "Fazio" della Scuola allievi carabinieri di Reggio Calabria. Bombardieri ha richiamato "il valore investigativo ottenuto grazie al lavoro di coordinamento della Procura nazionaleantimafia e antiterrorismo, ai colleghi delle Procure di Milano e Genova, alla collaborazione con le strutture di sicurezza di Germania, Belgio, Spagna, Portogallo e Francia e di Eurojust. Un lavoro efficacemente svolto sul territorio dai carabinieri del Ros, dalla Guardia di Finanza e dalla Dia, senza cui sarebbe stato possibile il risultato raggiunto, che ha permesso il sequestro di 23 tonnellate di cocaina e numerose attività commerciali in Italia e altre individuate in altri Paesi europei, soprattutto nel settore della ristorazione".