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Arianna Meloni su vignetta del Fatto Quotidiano: “Dietro le cattiverie esistono persone”

Cronaca
©IPA/Fotogramma

La sorella del presidente del Consiglio e moglie del ministro Lollobrigida ha criticato il quotidiano per un’illustrazione del vignettista Natangelo: “Per loro attaccare l'avversario vale anche la destabilizzazione della vita delle persone e delle loro famiglie”. Oggi il Fatto replica con quella che viene definita una “vignetta riparatoria”

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“Lo sanno queste persone che dietro alle loro cattiverie esistono persone?”. Inizia così il post su Facebook con cui Arianna Meloni, sorella del presidente del Consiglio e moglie del ministro Francesco Lollobrigida, ha voluto rispondere a una vignetta di Natangelo pubblicata ieri Fatto Quotidiano che ha suscitato non poche polemiche. Nell’illustrazione la donna viene rappresentata a letto con un uomo di colore che le chiede: “E se arriva tuo marito?”, mentre lei risponde: “Tranquillo, sta tutto il giorno fuori a combattere la sostituzione etnica”. Un esplicito riferimento alle parole - già oggetto di discussione - pronunciate dal ministro, intervenuto sul tema natalità al congresso Cisal di martedì. Oggi, il quotidiano, replica con quella che viene definita una “vignetta riparatoria” in cui Arianna Meloni, raffigurata a letto con il marito, dice “Mah! Preferivo la vignetta di prima”. “Come dici cara?”, replica lui, e lei chiude: “No, gnente… bonanotte Francè”.

Il post di Arianna Meloni

Nel suo post, la sorella del presidente del Consiglio ha criticato aspramente la vignetta: “Lo sanno queste persone che dietro alle loro cattiverie esistono persone? Persone con i loro problemi, le loro angosce, con i loro sentimenti, con le loro paure? Ma soprattutto con le loro famiglie, i loro amici, i colleghi di lavoro e i loro figli? Lo sanno, ma per loro attaccare l'avversario vale anche la destabilizzazione della vita delle persone e delle loro famiglie”.

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L’intervento di Giorgia Meloni

Anche Giorgia Meloni, ieri, ha commentato sui social la vignetta: “Quella ritratta nella vignetta è Arianna. Una persona che non ricopre incarichi pubblici, colpevole su tutto di essere mia sorella. Sbattuta in prima pagina con allusioni indegne, in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre, una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare un Governo considerato nemico.  E il silenzio assordante su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale, dimostra plasticamente la malafede della quale siamo circondati.  Ma se qualcuno pensa di fermarci così, sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di dover fare bene il mio lavoro. Con amore. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi ‘buoni’”.

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Le polemiche

Ma la vignetta pubblicata dal Fatto Quotidiano contro il governo non è piaciuta a nessuno, nemmeno alle forze politiche di opposizione, che si sono dette contrarie a un tipo di satira irrispettosa e scadente nell'offesa. È una vignetta “disgustosa e volgare” ha detto il capo di Noi Moderati, Maurizio Lupi. Matteo Renzi, leader di Italia Viva, ha parlato di “aggressione mediatica” da parte del Fatto. Per Azione “si tratta di volgarità pura e semplice”, come ha affermato Carlo Calenda. Più neutro Giuseppe Conte, capo dei Cinque Stelle, per il quale “la satira rimane satira”. Durante una seduta alla Camera, Augusta Montaruli (FdI) ha espresso la sua solidarietà alla sorella di Giorgia Meloni, invitando gli altri a fare lo stesso. È stato il tentativo di replica di Marco Grimaldi (Avs) a far scoppiare la bagarre. “La sinistra si sfila dalle battaglie contro la misoginia se non ne ha una convenienza politica”, ha commentato poi Giovanni Donzelli, deputato di FdI, mentre Grimaldi ha definito “inaccettabile” l'impedimento del suo intervento.

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