Droga e cellulari in carcere, 24 misure cautelari

Cronaca
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La procura di Trapani ha accertato che nel carcere sarebbero stati fatti entrare droga e cellulari attraverso dei droni. Nell'inchiesta partita dal 2019, tra le persone coinvolte, ci sono anche tre agenti della polizia penitenziaria

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I carabinieri del Comando provinciale di Trapani e il personale del Nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria stanno eseguendo misure cautelari disposte dal gip nei confronti di 24 persone. L'inchiesta, coordinata dalla Procura di Trapani, ha accertato che nel carcere della città entravano droga e telefoni cellulari. 

Il blitz

Gli indagati rispondono a vario titolo, di corruzione, spaccio di droga, abuso d'ufficio, truffa aggravata, falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica, evasione e accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti. La procura di Trapani ha accertato che nel carcere sarebbero stati fatti entrare droga e cellulari attraverso dei droni. Nell'inchiesta tra le persone coinvolte ci sono anche tre agenti della polizia penitenziaria. Due sarebbero in pensione e uno nel corso delle indagini sarebbe deceduto. I fatti risalgono al 2019. Agli atti dell'inchiesta, che riguarda anche decine di detenuti, alcuni dei quali nel frattempo ornati liberi, ci sono filmati che riprendono l'ingresso dello stupefacente e dei telefonini nell'istituto di pena trapanese. Per 17 indagati è stato disposto il carcere, per 5 gli arresti domiciliari e per 2 l'obbligo di dimora. Gli arresti sono stati eseguiti a Trapani, Palermo, Benevento, Bari, Porto Empedocle (Ag), Mazara del Vallo (Tp) e Avola (Sr).

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