La storia di Giovanni Gaito, 39enne di Saviano (Napoli), morto giovedì sera sull’A1 mentre si trovava alla guida di un mezzo pesante carico di liquido infiammabile. Con le ultime forze è riuscito ad accostare il camion, evitando di coinvolgere altri mezzi. E ora sui social, amici e non solo, lo ricordano con affetto
“Un amico dal cuore d’oro”. “Esempio di serietà, lealtà, rispetto ed altruismo”. “Un eroe”. Sono decine e decine i messaggi sui social per Giovanni Gaito, il camionista eroe di 39 anni che nella serata di giovedì 23 febbraio è stato colto da un malore mentre si trovava sull’A1, tra Frosinone e Ceprano, ed è riuscito ad accostare il tir carico di liquido infiammabile, evitando così una strage.
La ricostruzione di quei drammatici momenti
Giovanni Gaito, originario di Saviano, in provincia di Napoli, è stato colto probabilmente da un infarto e per lui non c’è stato purtroppo niente da fare. Ma prima di morire è riuscito ad accostare il camion al lato dell’autostrada. Un gesto che è stato notato dai tanti automobilisti che viaggiavano in quel momento sul quel tratto dell’A1 e hanno visto il tir zigzagare prima di riuscire a fermarsi ai margini della carreggiata. In tanti in queste ore stanno inondando i social di messaggi di affetto e gratitudine per il suo gesto.