Matteo Toffanin venne ucciso a 23 anni la sera del 3 maggio 1992 mentre tornava a casa dopo una giornata al mare. Obiettivo dell'agguato sarebbe stato un uomo della mala del Brenta
Riaperte a Padova le indagini sulla morte di Matteo Toffanin, ucciso a 23 anni la sera del 3 maggio 1992 mentre tornava a casa dopo una giornata al mare con la fidanzata. Due persone sono state iscritte nel registro degli indagati dopo l'apertura di un nuovo fascicolo di indagine da parte del pm Roberto D'Angelo. Al vaglio degli investigatori vi è una nuova pista: il ragazzo sarebbe stato ucciso perché scambiato per un criminale legato alla mala del Brenta.
Lo scambio di persona
Oggi verrà sentito dai pm l'uomo che si ritiene fosse il vero bersaglio dell'agguato: si tratta di Marino Bonaldo, 70 anni, pregiudicato sospettato di essere stato in affari con la banda di Felice Maniero sia nel traffico di droga che nelle rapine. Bonaldo all'epoca abitava in un condominio di fronte a quello di Toffanin e i due usavano anche un'auto simile. Il raid punitivo sarebbe scattato a causa di una partita di droga mai pagata.
Le indagini
Nei giorni scorsi è stata sentita dai pm anche l'allora fidanzata di Toffanin, Cristina Marcadella, che ha riferito quanto ricordava di quel giorno. All'identità dei due possibili assassini, che risiedono nel Padovano, gli investigatori sarebbero arrivati grazie alle testimonianze raccolte: entrambi sono indagati per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.