Papa Francesco all'Angelus: "Non attaccarsi ai propri ruoli, imparare a farsi da parte"

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"Questo è difficile ma è il segno del vero educatore: non legare le persone a sé": lo ha detto il Pontefice all'Angelus, dedicando la sua riflessione alla testimonianza e allo "spirito di servizio" di Giovanni il Battista. E ha ricordato il "martoriato popolo ucraino"

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Una veglia di preghiera ecumenica in piazza San Pietro il 30 settembre, per affidare a Dio i lavori della 16esima Assemblea del Sinodo dei vescovi. Lo ha annunciato Papa Francesco al termine dell'Angelus ricordando che "dal 18 al 25 gennaio si svolgera' la tradizionale settimana di preghiera per l'unita' dei cristiani". "Il tema di quest'anno - ha affermato - è tratto dal profeta Isaia: 'Imparate fare bene, cercate la giustizia'. Ringraziamo il Signore che con fedeltà e pazienza guida il suo Popolo verso la piena comunione e chiediamo allo Spirito Santo di illuminarci e di sostenerci con i suoi doni. Il cammino per l'unita' dei cristiani e il cammino di conversione sinodale della Chiesa sono legati - ha sottolineato il Pontefice -, perciò colgo questa occasione per annunciare che sabato 30 settembre prossimo in piazza San Pietro andra' luogo una veglia ecumenica di preghiera con la quale affideremo a Dio i lavori della 16esima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi. Per i giovani che verranno alla veglia ci sara' un programma speciale in tutto quel fine settimana a cura della Comunita' di Taize'. Fin d'ora invito i fratelli e le sorelle di tutte le confessioni cristiane a partecipare a questo raduno del Popolo di Dio", ha concluso Francesco.

Il Papa: "Imparare a prendersi cura degli altri senza secondi fini"

"Questo è difficile ma è il segno del vero educatore: non legare le persone a sé", ha detto ancora Papa Francesco all'Angelus, dedicando la sua riflessione alla testimonianza e allo "spirito di servizio" di Giovanni il Battista. "Giovanni fa così", ha spiegato il Pontefice: "mette i suoi discepoli sulle orme di Gesù. Non è interessato ad avere un seguito per sé, a ottenere prestigio e successo, ma dà testimonianza e poi fa un passo indietro, perché molti abbiano la gioia di incontrare Gesù. Possiamo dire, apre la porta e se ne va". Secondo il Pontefice, "con questo suo spirito di servizio, con la sua capacità di fare posto, Giovanni il Battista ci insegna una cosa importante: la libertà dagli attaccamenti". "Sì, perché è facile attaccarsi a ruoli e posizioni, al bisogno di essere stimati, riconosciuti e premiati - ha sottolineato - E questo, pur essendo naturale, non è una cosa buona, perché il servizio comporta la gratuità, il prendersi cura degli altri senza vantaggi per sé, senza secondi fini, senza aspettare un contraccambio". "Farà bene anche a noi coltivare, come Giovanni, la virtù di farci da parte al momento opportuno, testimoniando che il punto di riferimento della vita è Gesù. Farsi da parte, imparare a congedarsi: ho fatto questa missione, e lascio il posto al Signore - ha sollecitato Francesco, che al termine dell'Angelus, ha rivolto un appello per la pace in Ucraina (GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE): "Non dimentichiamo il martoriato popolo ucraino che soffre tanto. Restiamo vicini a loro con i nostri sentimenti, con il nostro aiuto, con la nostra preghiera".

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