Covid e influenza, news. Malpensa: fino 30/1 richiesto tampone per chi arriva dalla Cina
Regione Lombardia richiede un tampone molecolare a chi arriva in volo a Malpensa dalla Cina, tampone che comunque non è obbligatorio. Si tratta di una misura di prevenzione che serve anche ad accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal Paese asiatico. L'epidemia nel Paese asiatico, dopo l'allentamento delle restrizioni, sta provocando almeno 5.000 morti e oltre un milione di contagi al giorno. Lo scrive la Bbc
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Se è vero che "nei primi momenti, nel passaggio di informazioni, qualche impasse c'è stata - osserva l'esperto - sicuramente Immuni non è stata poi sfruttata come avrebbe potuto e certamente non ha dato gli effetti visti invece in altre nazioni che" il contact tracing con App lo "hanno attuato in modo più serio, molto più sistematico e con una responsabilità dei singoli". Eppure "Immuni "delle potenzialità le aveva - è convinto Pregliasco - nella verifica" dei contatti avvenuti e quindi "nell'indagine epidemiologica e nella gestione e trattamento" dei cluster di contagi. Inoltre, "come avvenuto anche su altre scelte compiute" in Italia nella lotta a Covid, aggiunge il virologo, anche sulla App Immuni "c'è stata una discussione non scientifica, che ha tirato in ballo per esempio questioni di privacy o di libertà".
Ciccozzi (Campus): "Tampone a chi arriva dalla Cina"
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"Ci vuole, a mio avviso, un intervento urgente da parte dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e di tutto il mondo per dare una mano alla Cina in questo momento, mandare dei vaccini che funzionano e dei farmaci, degli antivirali. Credo sia arrivato il momento di farlo, perché il mondo è globale e, se le cose vanno male in una parte del globo, rischiano di ritornarci indietro in forma anche peggiore", conclude.
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Per i due camici bianchi significa "il ritorno a una normale gestione della malattia che, pur se con caratteristiche cliniche di minor gravità rispetto a un anno fa, mantiene la sua insidiosità in termini di sintomi e complicanze e un alto numero di contagi. Un monitoraggio di cui i medici del territorio si fanno e faranno carico, provvedendo a formulare una corretta diagnosi e a prescrivere una eventuale cura con i farmaci attualmente a disposizione. Ringraziamo il presidente e l'assessore alla Sanità della Regione Lazio per aver accettato la nostra richiesta", concludono Bartoletti e Cirilli.
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D'Amato: "Oggi nel Lazio 882 casi e 5 decessi"
Nel dettaglio: nella Asl Roma 1 sono 182 i nuovi casi e 0 i decessi nelle ultime 24 ore; nella Asl Roma 2 sono 201 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl Roma 3 sono 199 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl Roma 4 sono 32 i nuovi casi e 1 decesso; nella Asl Roma 5 sono 43 i nuovi casi e 2 i decessi e nella Asl Roma 6 sono 62 i nuovi casi e 0 i decessi.
Nelle province si registrano 163 nuovi casi: nella Asl di Frosinone sono 43 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl di Latina sono 96 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl di Rieti sono 13 i nuovi casi e 0 i decessi; nella Asl di Viterbo sono 11 i nuovi casi e 2 i decessi nelle ultime 24 ore.
Covid, addio App Immuni, stop dal 31 dicembre
App Immuni addio. Dal 31 dicembre sarà dismessa la Piattaforma unica nazionale per la gestione del Sistema di allerta Covid-19 e la relativa applicazione, lanciata nel giugno del 2020 per allertare le persone entrate in contatto stretto con altre risultate positive al coronavirus pandemico. Lo comunica il ministero della Salute, precisando che dalla stessa data "verrà interrotto ogni trattamento di dati personali effettuato" dal dicastero "ai sensi dell'articolo 6 del decreto legge 30 aprile 2020, n. 28, convertito con modificazioni dalla legge 25 giugno 2020, n. 70". La App Immuni, dunque, non sarà più disponibile negli store delle applicazioni mobile (Apple, Google, Huawei). E sugli smartphone dei cittadini che l'hanno installata - precisa il ministero - non funzionerà più per attivare e ricevere le notifiche di allerta di eventuale contatto stretto con altri utenti dell'applicazione per le finalità del contact tracing digitale. L'App Immuni, infine, non sarà più utilizzabile per acquisire le certificazioni verdi Covid-19 (i cosiddetti Green pass), ma solo per conservare quelle già acquisite. Sarà possibile recuperarle con gli altri strumenti online disponibili: App Io, Fascicolo sanitario elettronico oppure direttamente sul sito www.dgc.gov.it.