Ancora in discesa i nuovi casi di positività, ma i decessi fanno registrare un nuovo aumento (+11%): 1.019.362 tamponi con una variazione di -6,8% rispetto alla precedente rilevazione. Tasso di positività al 13,5% con una variazione di -2,5%. In discesa l'indice di trasmissibilità con un Rt medio calcolato sui casi sintomatici a 0,91 nel periodo 30 novembre-13 dicembre, in calo rispetto a sette giorni prima e sotto la soglia epidemica
Bassetti: "No a tampone prima del cenone, basta giocare all'allegro infettivologo"
"Quest'anno vorrei non vedere la coda davanti alle farmacie per i tamponi prima dei ritrovi in famiglia: non serve a niente. Infatti, ben che vada, il test è positivo nel 30-40% dei casi, quindi con questa variante abbiamo più del 60% dei tamponi che risulta negativo mentre alberghiamo il virus. Che senso ha? Andare a fare il tampone prima di pranzi e cenoni è come tirare la monetina. Ha molto più senso dire alle persone di stare con la mascherina se hanno sintomi di influenza, Covid o altro". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, alla vigilia delle Feste. "Mi auguro che i tamponi vengano messi sempre più nel dimenticatoio - prosegue Bassetti - e fatti unicamente per i sintomatici. Gli americani hanno deciso che fare il tampone Covid-19 agli asintomatici negli ospedali e nelle strutture sanitarie non serve. Cerchiamo di sbrigarci a fare la stessa cosa anche in Italia, prima che sia tardi. Cerchiamo di evitare di continuare a giocare all'allegro infettivologo - rimarca - ci abbiamo già giocato l'anno scorso, torniamo a fare i medici e i pazienti tornino a fare i pazienti". Tutti al Veglione con la mascherina? "Neanche per sogno", risponde l'esperto. Certo, secondo Bassetti, "Natale farà da volano per i contagi, più dell'influenza che del Covid. Siamo vicini al picco influenzale, probabilmente l'abbiamo già raggiunto, ma ovviamente 'assembrarci' nelle tante occasioni di socialità di questi giorni, con scambio di baci e abbracci, aumenta la circolazione virale. Ci deve preoccupare tutto questo? Speriamo che l'influenza non vada a mettere in difficoltà il sistema ospedaliero: l'invito è a non andare in pronto soccorso, per evitare in queste settimane il sovraccarico del sistema sanitario", chiosa l'infettivologo.
Covid: 10 regioni con ricoveri sopra al 15%, ma si allenta pressione
Si allenta la pressione di Covid-19 sulle aree mediche degli ospedali italiani. Sebbene l'occupazione dei letti questa settimana superi la soglia del 15% in 10 regioni, come la settimana scorsa, in realtà in molte di queste le percentuali sono in calo. E' quanto emerge da una delle tabelle del monitoraggio settimanale di Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, visionata dall'Adnkronos Salute. Ancora a livelli molto alti l'Umbria che ha la percentuale di occupazione delle aree mediche da parte di pazienti Covid più alta d'Italia, vicina a quota 40% (per la precisione 39%). Calano sotto il 30% la Valle d'Aosta (28,4%) e la Liguria (28,7%). Il Friuli Venezia Giulia resta nella fascia sopra al 20%, ma migliora attestandosi al 20,4%. Sopra la soglia del 15% di occupazione delle aree mediche troviamo anche Abruzzo (che scende al 16,6%), Calabria (in calo al 17,3%), Emilia Romagna (anche qui c'è un calo al 18,8%), Marche (in decisa discesa dal 23% del precedente monitoraggio al 19,8%), Sicilia (stabile al 15,3%) e Veneto che si trova proprio al limite, cioè al 15% (in calo).
Per quanto riguarda le terapie intensive, nessuna regione supera la soglia di allerta del 10% di occupazione. L'unica che si avvicina è la Calabria, che ha il dato più alto, salito nel monitoraggio di questa settimana al 9,5%.
Per quanto riguarda le terapie intensive, nessuna regione supera la soglia di allerta del 10% di occupazione. L'unica che si avvicina è la Calabria, che ha il dato più alto, salito nel monitoraggio di questa settimana al 9,5%.
Covid, per l’Oms ha causato 14,83 milioni di morti nel mondo
Secondo un recente articolo pubblicato su Nature, tra il 2020 e il 2021 ci sono stati circa 14,83 milioni di decessi in eccesso in tutto il mondo associati al Covid-19.
Nuova variante BF.7 più trasmissibile delle altre: sintomi e cosa sappiamo
E' l’abbreviazione di BA.5.2.1.7, ovvero un sotto-lignaggio della variante Omicron BA.5. Attualmente sta contribuendo ad una significativa ondata di infezioni in Cina, ma è stata rilevata anche in India, Stati Uniti, Regno Unito e in diversi Paesi europei come Belgio, Germania, Francia e Danimarca.
Covid, Crisanti: "Influenza più letale? Palù fa disinformazione in malafede"
Andrea Crisanti duro contro Giorgio Palù, presidente dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa): "Manifestazione di analfabetismo di sanità pubblica. Non si può dire qualcosa del genere". LE DICHIARAZIONI
Cani addestrati capaci di riconoscere i positivi, lo studio
I cani addestrati a rilevare il SARS-CoV-2 hanno identificato correttamente le persone con infezioni, durante i concerti, con una specificità di quasi il 100% e una sensibilità dell'82%. A riferirlo, è un team di ricercatori tedesco su BMJ Global Health. I risultati suggeriscono che i cani possono fornire un'opzione di screening rapida e affidabile per eventi pubblici in cui è richiesto uno screening di massa. A otto cani addestrati di varie razze sono stati presentati campioni di sudore di 2802 spettatori durante 4 eventi in Germania. La maggior parte dei partecipanti umani è stata vaccinata contro il Covid-19, ma ciò non ha influito sulla capacità dei cani di rilevare infezioni attive. Un risultato positivo è stato confermato da un secondo cane che ha annusato lo stesso campione.
Covid, medici famiglia Roma: "Urgente norma contro stop test gratis in studi"
La scadenza, nel Lazio, dell'accordo che ha consentito finora ai cittadini di fare gratuitamente il tampone per Sars-CoV-2 dal medico di famiglia rende "consigliabile e urgente che la Regione emani, prima del prossimo 31 dicembre, un provvedimento - che è necessario a contenere la diffusione del virus - senza gravare sulle tasche dei cittadini". A dirlo è Pier Luigi Bartoletti, segretario della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) di Roma, che condivide "l'appello lanciato dal presidente pro tempore della Regione Lazio, Daniele Leodori, sulla centralità della medicina generale e sul rischio che dal 1 gennaio 2023 i cittadini debbano tornare a pagare il tampone Covid presso gli studi dove oggi la prestazione è gratuita".
"Diciamo da tempo che occorre evitare questo nuovo ticket - sottolinea Bartoletti - La diffusione del virus è alta e va di pari passo con l'epidemia influenzale. C'è il rischio della cosiddetta tempesta perfetta, ma i medici sono pronti a fare la loro parte, come sta accadendo per la vaccinazione antinfluenzale; presidiano il territorio anche nei weekend e nei giorni festivi grazie alla rete degli Ambufest, però occorre far presto e dare certezze".
"Diciamo da tempo che occorre evitare questo nuovo ticket - sottolinea Bartoletti - La diffusione del virus è alta e va di pari passo con l'epidemia influenzale. C'è il rischio della cosiddetta tempesta perfetta, ma i medici sono pronti a fare la loro parte, come sta accadendo per la vaccinazione antinfluenzale; presidiano il territorio anche nei weekend e nei giorni festivi grazie alla rete degli Ambufest, però occorre far presto e dare certezze".
Iss,10 regioni con reparti sopra soglia. Umbria a 39%
Sono 10 le regioni con l'occupazione di posti letto in area medica non critica sopra la soglia di allerta del 15%. L'Umbria è in testa con il 39%. Seguono la Liguria (28,7%), la Valle d'Aosta (28,4%), il Friuli Venezia Giulia (20,4%), le Marche (19,8%), l'Emilia Romagna (18,8%), la Calabria (17,3%), l'Abruzzo (16,6%), la Sicilia (15,3%) e il Veneto (15%). A livello nazionale il valore si allontana dal valore soglia e si attesta per questa settimana al 13,7%, in discesa dal 14,8%. È quanto emerge dalla tabella sugli indicatori decisionali allegata al monitoraggio settimanale sull'andamento del Covid-19, che l'ANSA ha visionato. Per le intensive il valore più alto è della Calabria con 9,5% (vicino alla soglia critica del 10%). Altro dato più alto è dell'Umbria con 5,5% di occupazone di posti letto in rianimazione, ma lontano dalla soglia. A livello nazionale l'occupazione delle intensive è al 3,1%, in calo.
Cina, Covid dilaga: ospedali e obitori sotto stress
Ospedali sotto stress, obitori pieni e carenze di personale medico-sanitario che costringe Pechino a chiedere l'invio di medici e infermieri da varie parti del Paese. E' il quadro a tinte fosche dell'ondata di Covid-19 che sta prendendo di mira la capitale cinese, e il cui picco è atteso nei prossimi giorni. La situazione è critica ormai da giorni (e non solo a Pechino): ospedali e cliniche per il trattamento dei contagiati dal virus sono oberati di pazienti e medici e infermieri sono costretti a lavorare anche se contagiati. Per fronteggiare la carenza di personale sanitario, scrive il giornale cinese Economic Observer in un articolo poi scomparso da internet, a Pechino stanno giungendo medici e infermieri da altre province, in particolare dallo Hunan (nella Cina interna) e dalle province orientali del Jiangsu e dello Shandong.
Iss, 1 Regione a rischio alto, 4 moderato e 16 basso
Una Regione è classificata a rischio alto per molteplici allerte di resilienza, quattro sono a rischio moderato e sedici classificate a rischio basso. Nove Regioni riportano almeno una allerta di resilienza. Due Regioni riportano molteplici allerte di resilienza. E' quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell'Istituto superiore di Sanità.
Iss, riduzione reparti e lieve calo intensive
Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende a 13,7 (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 22 dicembre) dopo il 14,8% precedente (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 15 dicembre). Piccolo calo anche per il tasso di occupazione in terapia intensiva dei malati di Covid che scende al 3,1% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 22 dicembre) rispetto al 3,2% di una settimana fa (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 15 dicembre). Lo indica il monitoraggio settimanale dell'Iss sull'andamento dell'infezione in Italia.
Iss, in calo incidenza casi e Rt a 0,91
E' in calo l'incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid con 233 ogni 100.000 abitanti (16/12/2022 -22/12/2022) vs 296 ogni 100.000 abitanti (09/12/2022 -15/12/2022). E' quanto emerge dai dati del monitoraggio settimanale della Cabina di regia dell'Istituto superiore di Sanità. Nel periodo 30 novembre-13 dicembre 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,91 (range 0,83-0,97), in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto la soglia epidemica. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e anch'esso sotto la soglia epidemica: Rt=0,91 (0,88-0,94) al 13/12/2022 vs Rt=0,98 (0,96-1,01) al 6/12/2022.
Iss, Rt scende ancora, 0,91 da 0,98. Cala incidenza
Indice di trasmissibilità Covid-19 ancora in discesa con un Rt medio calcolato sui casi sintomatici a 0.91 (range 0,83-0,97) nel periodo 30 novembre-13 dicembre contro lo 0,98 della settimana precedente e sotto soglia epidemica. Diminuisce anche l'incidenza dei casi di Covid in Italia a 7 giorni per 100mila abitanti: 233 (nel periodo 16-22 dicembre 2022) rispetto a 296 (9-15 dicembre). Lo indica il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità. L'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero è in diminuzione e sotto la soglia epidemica.
In Toscana 1.083 nuovi casi, 9 decessi
Sono 1.083 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 222 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 861 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.560.655. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.178 persone) e raggiungono quota 1.476.288 (94,6% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 73.050 positivi, -0,1% rispetto a ieri. Di questi 506 (34 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 24 (2 in più) si trovano in terapia intensiva. La lista dei decessi si aggiorna con 9 nuovi decessi: 5 uomini e 4 donne con un'età media di 89,3 anni. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 668 tamponi molecolari e 5.421 tamponi antigenici rapidi: di questi il 17,8% è risultato positivo. Sono invece 1.208 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: l'89,7% di questi è risultato positivo
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.560.655. I nuovi casi sono lo 0,1% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,1% (1.178 persone) e raggiungono quota 1.476.288 (94,6% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 73.050 positivi, -0,1% rispetto a ieri. Di questi 506 (34 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 24 (2 in più) si trovano in terapia intensiva. La lista dei decessi si aggiorna con 9 nuovi decessi: 5 uomini e 4 donne con un'età media di 89,3 anni. Dall'ultimo bollettino quotidiano sono stati eseguiti 668 tamponi molecolari e 5.421 tamponi antigenici rapidi: di questi il 17,8% è risultato positivo. Sono invece 1.208 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: l'89,7% di questi è risultato positivo
Veneto, ieri 2.688 nuovi casi e 9 vittime
Sono 2.688 i nuovi casi di Covid-19, e 9 le vittime registrate ieri in Veneto, con i totali rispettivamente a 2.626.235 contagi e 16.235 vittime. Gli attuali positivi al virus sono 51.036, 177 in meno rispetto alle 24 ore precedenti. Negli ospedali non vi sono variazioni nel numero di ricoverati in area non critica (1.605), e vi sono tre pazienti in meno (66).
Schillaci: "Obbligo mascherine in ospedali e Rsa sarà prorogato"
L'obbligo, che scade il prossimo 31 dicembre, "sarà riprorogato, almeno fino a primavera". Novità anche per le visite ai parenti ricoverati in ospedali: "Ci stiamo lavorando, vedremo che misure adottare".
Covid, test e mascherine per le feste: sì o no? Ecco il parere degli esperti
"Siamo vicini a Natale, il mio consiglio è di portare le mascherine se si ha una sintomatologia anche lieve e si fa visita a fragili e anziani'”, ha spiegato il ministro della Salute, Schillaci. Da Crisanti a Burioni e Palù, fino agli esperti della Società italiana di Neonatologia, ecco come vivere questo periodo con "senso di responsabilità".
Natale, quali virus possono rovinare le vacanze: dal Covid all’influenza, sintomi e rimedi
Sono tante le malattie che possono guastare questo periodo di riposo a cavallo tra le Feste: oltre al coronavirus e all’australiana, che ha raggiunto il suo picco, ci sono anche altre patologie meno gravi che colpiscono soprattutto le vie respiratorie. Attenzione però ai più piccoli: il virus sinciziale può portare anche al ricovero in ospedale.
In Cina "terapie intensive al limite". L'Oms: "Contagi sottostimati"
impennata di contagi in Cina preoccupa l'Organizzazione mondiale della sanità, che ha chiesto a Pechino informazioni dettagliate sulla gravità della situazione. COSA SUCCEDE
Cos'è la Flurona, la doppia infezione da influenza e Covid: sintomi e rischi
Distanziamento sociale, mascherine, e chiusure, avrebbero tenuto i patogeni lontani dal nostro sistema immunitario, oggi 'meno allenato' e quindi meno preparato a difendersi dai diversi virus che circolano in questo momento.