Nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 sei ragazzi provocarono la fuga di massa dal locale ‘Lanterna Azzurra’ in cui morirono 5 adolescenti e una mamma di 39 anni, rimasti schiacciati nella calca
È arrivata la pronuncia della Cassazione. Confermate le condanne, tra i 12 anni e mezzo e i 10 anni e 9 mesi per i sei giovani della Bassa Modenese accusati di essere i componenti della ‘banda dello spray’ che nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 2018 provocò la fuga di massa dal locale ‘Lanterna Azzurra’ a Corinaldo, ad Ancona, in cui morirono 5 adolescenti e una mamma di 39 anni schiacciati nella calca.
La banda dello spray
I sei membri della cosiddetta banda dello spray, Ugo Di Puorto, Raffele Mormone, Badr Amouiyah, Andrea Cavallari, Moez Akari e Souhaib Haddada erano accusati di omicidio preterintenzionale, associazione per delinquere finalizzata a furti e rapine, lesioni personali anche gravi.
approfondimento
Corinaldo, dalla tragedia in discoteca alle condanne: le tappe
Le parole del marito Eleonora Girolimini, una delle vittime
"Sono molto contento della conferma delle condanne, ero abbastanza fiducioso e convinto che andasse in questo senso". Sono le parole di Paolo Curi, il vedovo di Eleonora Girolimini, la mamma morta a 39 anni, insieme a cinque giovanissimi (Emma Fabini, Asia Nasoni, Benedetta Vitali, Mattia Orlandi, Daniele Pongetti).
Per quanto riguarda la banda dello spray siamo arrivati al "terzo grado di giudizio, mentre ho timori e preoccupazione per l'altro filone (il processo relativo alla sicurezza del locale) che è più complicato, ma decisivo e importante". L'augurio è che anche per l'altro procedimento legato alla tragedia di Corinaldo "si continui nello stesso senso", continua. "La condanna della banda dello spray non mi ridà Eleonora, ma serva a questi ragazzi a cambiare: non erano ragazzini che lo facevano per la prima volta, era una vera banda organizzata - conclude - Penso che le condanne siano dovute, sono persone pericolose".