Marghera, donna di origine bengalese denuncia: "Aggredita perché indossavo il niqab"

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Prognosi di 5 giorni dopo i calci e i pugni ricevuti. La comunità musulmana della città ha annunciato di voler indire una manifestazione

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Una donna 29enne di origini bengalesi è stata aggredita perché indossava il niqab, il velo sul viso che lascia scoperti solo gli occhi. E' accaduto a Marghera (Venezia) alla moglie di un imam. La ragazza si stava recando da alcuni parenti quando è stata insultata, presa a calci e pugni e le è stato strappato il velo. Dopo il referto medico che le ha diagnosticato una prognosi di 5 giorni, la donna ha presentato denuncia ai Carabinieri.

L'episodio

Dopo l'episodio, riportato dai giornali locali, la comunità musulmana di Marghera ha annunciato di voler indire una manifestazione. Secondo quando riferito, la 29enne sarebbe stata offesa da tre donne mentre si stava recando in visita a dei parenti. La giovane era in compagnia del padre che, dopo i primi insulti, ha provato a intervenire ma è stato allontanato e difeso dalla stessa figlia che ha affermato di essere stata aggredita prima verbalmente - "ma come ti sei vestita, questa sembra un fantasma" e "non sanno nemmeno che in Italia non si può andare in giro conciati in questo modo" -  e poi fisicamente a calci e pugni finché non le è stato tolto e ridotto a brandelli il niqab. La vittima vive in città da più di 15 anni, ha studiato nella terraferma veneziana e parla perfettamente l'italiano.

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