Gli inquirenti continuano a monitorare le immagini provenienti dalle telecamere di sicurezza della zona in cui ha perso la vita l’ex corridore. Intanto la Procura di Vicenza ha deciso di aprire un fascicolo, contro ignoti, per omicidio stradale
Continua la caccia al conducente del camion pirata che nella giornata di ieri ha investito ed ucciso nel Vicentino l'ex campione di ciclismo Davide Rebellin, mentre si trovava in bicicletta. Dopo aver esaminato diverse immagini riprese dalle telecamere di sicurezza della zona, i Carabinieri hanno ristretto il cerchio, individuando meno di una decina di autoarticolati che in quella fascia oraria (circa le 12) sono transitati dal luogo dell'incidente.
L’apertura di un fascicolo per omicidio stradale
Secondo le prime indiscrezioni emerse, ci sarebbe un camion in particolare ad aver attirato le attenzioni degli inquirenti. In alcuni frame, infatti, si vede il mezzo arrestarsi e ripartire subito dopo, in orario compatibile con quello dell’investimento di Rebellin. Intanto la Procura di Vicenza ha deciso di aprire un fascicolo, contro ignoti, per omicidio stradale.
Abodi: “Serve responsabilità sulla strada”
I numeri degli incidenti sulla strada “sono ogni anno impressionanti” e per questo motivo “non possiamo far finta di niente, ma dobbiamo ripristinare dei presidi educativi”, dal momento che occorre agire sul fronte della “responsabilizzazione” di chi guida. Lo ha detto il ministro dello Sport e dei giovani, Andrea Abodi, commentando la morte del ciclista veneto, travolto da un tir. “Dobbiamo fare in modo che chi toglie una vita si assuma sempre la sua responsabilità”, ha poi aggiunto.