La donna è morta all'età di 90 anni. "Con Licia se ne va un altro pezzo di storia della strage di Sant'Anna di Stazzema” ha detto il sindaco della città in cui durante la seconda guerra mondiale vennero uccise dai nazisti 560 persone, tra cui la madre e la sorella di Licia che all’epoca aveva solo 12 anni
E' morta oggi all'età di 90 anni Licia Pardini, sopravvissuta alla strage nazista del 12 agosto 1944 a Sant'Anna di Stazzema in cui furono uccisi 560 civili. All’epoca Licia aveva 12 anni, si salvò perché era a lavorare nei campi col padre. La mamma era rimasta in casa. Morì insieme alla figlia Anna che aveva appena 20 giorni di vita. L'annuncio della scomparsa di Licia è stato dato dal sindaco di Stazzema, Maurizio Verona e dal Parco Nazionale della Pace- Museo Storico della Resistenza Sant'Anna. Nel comunicato si legge che "la sua storia e quella dei suoi familiari è stata e continua ad essere un simbolo della violenza e della sofferenza che quel giorno del 1944 si abbattè sul paese di Sant'Anna".
Domani i funerali
“La scomparsa di Licia è una grave e irreparabile perdita, dopo quelle della sorella Cesira e di Enrico Pieri nel giro di pochi mesi” annunciano il Parco Nazionale della Pace e il Comune di Stazzema. “E tuttavia la sua storia ed il suo racconto resteranno vivi, come fonte di conoscenza e ispirazione, da parte di una donna forte, che ha saputo ricordare momenti tanto tragici per essere di insegnamento ad altri” si legge nel comunicato. I funerali si terranno domani presso la Pieve di Valdicastello. Poi la salma sarà condotta per una benedizione alla chiesa di Sant'Anna di Stazzema, come da volontà della defunta.
Sopravvisse all’eccidio
Licia quel 12 agosto di 68 anni fa è a lavorare nei campi con il padre Federico, che porta con se' anche i figli Vinicio, Siri e Vittorio. La mamma Bruna resta a casa con le altre figlie Cesira, Maria, Lilia, Adele e Anna, l'ultima nata da appena 20 giorni. Arrivano i nazifascisti a casa. L’ abitazione viene bruciata e le donne vengono messe davanti ad un muro, i soldati comincia a sparare. Bruna, la mamma, è la prima a morire. Cesira, Lilia e Adele sono ferite ma riescono a fuggire. "E' Cesira - ricorda il Museo - ad avvisare Licia e gli altri familiari di cosa è accaduto”.