Il Papa ai seminaristi: “Attenti, anche i preti e le suore hanno vizio del porno sul web”

Cronaca
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Il Santo Padre, ricevendo in udienza, lunedì scorso, i religiosi che studiano a Roma, ha affrontato l’argomento: “E' un vizio che ha tanta gente, tanti laici, tante laiche, e anche sacerdoti e suore. Il diavolo entra da lì”

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 Il Papa mette in guardia preti e seminaristi dal vizio della pornografia digitale. “Ognuno di voi pensi se ha avuto l’esperienza o ha avuto la tentazione della pornografia nel digitale. È un vizio che ha tanta gente, tanti laici, tante laiche, e anche sacerdoti e suore. Il diavolo entra da lì. E non parlo soltanto della pornografia criminale come quella degli abusi dei bambini, dove tu vedi in vivo casi di abusi: questa è già degenerazione. Ma della pornografia un po’ "normale". Cari fratelli, state attenti” ha aggiunto.

 

La tecnologia se usata bene è positiva

In generale il Papa è d’accordo sul sano utilizzo dei social: "Credo che queste cose si debbano usare, perché è un progresso della scienza, fanno un servizio per poter progredire nella vita. Io non li uso perché sono arrivato tardi, sapete? Quando sono stato ordinato vescovo, 30 anni fa, me ne hanno regalato uno, un telefonino, che era come una scarpa, grande così, no? Io dissi: "No, questo non ce la faccio a usarlo". E alla fine ho detto: "Farò una chiamata". Ho chiamato mia sorella, l’ho salutata, poi l’ho restituito. "Regalami un’altra cosa". Non sono riuscito a usarlo. Perché la mia psicologia non andava o ero pigro, non si sa". Il Santo Padre ha però esortato i seminaristi. “Non è il mio mondo. Ma voi dovete usarli, dovete usarli solo per questo, come l’aiuto per andare avanti, per comunicare: questo va bene".

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