Strage in A4, nessun segno frenata: ipotesi malore

Cronaca

Il pulmino è andato a finire ad alta velocità contro un Tir, che si trovava incolonnato sulla carreggiata nei pressi del famigerato 'imbuto' per i cantieri della terza corsia, a causa di un sinistro avvenuto circa 5 chilometri più avanti. La Procura di Venezia ha già dato il nulla osta alla consegna dei corpi alle famiglie per lo svolgimento dei funerali

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Non ci sarebbero tracce di frenata nel punto dell'incidente di venerdì sull'autostrada A4, nel tratto San Donà-Portogruaro, in cui hanno perso la vita sei tra volontari e componenti della cooperativa Centro 21 di Riccione. Il particolare emerso dai rilievi, riportano i quotidiani locali, fa propendere per l'ipotesi di un malore del conducente del furgone, l'ex sindaco di Riccione Massimo Pironi.

La dinamica

La Procura di Venezia ha già dato il nulla osta alla consegna dei corpi alle famiglie per lo svolgimento dei funerali. Il pulmino condotto da Pironi è andato a finire ad alta velocità contro un Tir, che si trovava incolonnato sulla carreggiata nei pressi del famigerato 'imbuto' per i cantieri della terza corsia, a causa di un sinistro avvenuto circa 5 chilometri più avanti.

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L'unica superstite

Resta intanto in condizioni disperate Romina Bannini, l'educatrice 36enne rimasta gravemente ferita nell'incidente e unica superstite. L'Usl di Treviso ha reso noto che la paziente "è sempre molto grave e si trova in prognosi riservata" all'ospedale Ca' Foncello. La giovane donna, seduta sul sedile posteriore del pullmino, era stata estratta dai soccorritori in condizioni gravissime. 

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