Ciro Grillo, la madre al processo difende il figlio

Cronaca
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È terminata la deposizione di Parvin Tadjk, la moglie di Beppe Grillo e mamma di Ciro, accusato di violenza sessuale di gruppo su due ragazze. La donna agli inquirenti ha dichiarato di non avere sentito rumori nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2019

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Un’ora di interrogatorio in cui Parvin Tadjk la moglie di Beppe Grillo ha ripetuto più volte la frase a proposito di quella notte: “Non ho sentito niente”.  Davanti alla Corte di Tempio Pausania dove si svolge il processo per il presunto stupro di gruppo avvenuto nel luglio 2019 in Costa Smeralda, la madre di uno degli imputati, Ciro Grillo ha detto come tutti gli altri testimoni sentiti le volte precedenti, di non aver sentito nessun rumore nè urla provenire dall’abitazione dove dormivano i ragazzi. “Né lei né le persone che abitavano nella sua casa” ha riferito l'avvocata Antonella Cuccureddu che difende Francesco Corsiglia, uno dei tre amici di Ciro Grillo. La madre di Ciro ha descritto una giornata "assolutamente normale" il giorno dopo i presunti abusi.

 

Legale della difesa: nessuno ha sentito richieste d'aiuto 

"Stiamo parlando di un abuso", ha precisato la legale della difesa "che è stato descritto con urla, spinte, ribellione". "Nessuno ha sentito richieste d'aiuto né da dentro casa né da fuori né urla né cose che cadevano né rumori di nessun genere" ha detto l'avvocata della difesa. "E' stato detto da molti testimoni che la signora Grillo, in un paio di occasioni, era intervenuta per richiamare i ragazzi perché avevano la musica troppo alta o perchè facevano rumore giocando a pallone". Ciò fa pensare, secondo l'avvocata Cuccureddu,  che  se la madre di Ciro avesse sentito rumori provenienti dall'appartamento dei presunti abusi sarebbe senz'altro intervenuta, come ha fatto in altre circostanze. 

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Legale vittima: testimonianze contradditorie

"Nelle testimonianze di oggi sono emerse numerose contraddizioni che contesteremo, anche con produzione documentale, nelle prossime udienze” ha detto Dario Romano, avvocato di parte civile che cura gli interessi di una delle due presunte vittime. “ Non posso entrare nel merito, ma dire che non si sono sentite grida o che non ricordano di avere visto i ragazzi non ha alcuna rilevanza" ha precisato Romano, alla fine dell'udienza a Tempio Pausania contro Ciro Grillo e tre suoi amici genovesi.

 

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