Omicidio Civitanova Marche, aggressore chiede scusa. La moglie: "Voglio solo giustizia"

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Il 32enne originario di Salerno è stato identificato e subito tratto in arresto dopo la morte di Alika Ogorchukwu, ucciso perché, secondo quanto riferito agli inquirenti, avrebbe importunato la sua fidanzata mentre passeggiavano lungo Corso Umberto I. Per il delitto non ci sono motivi legati all'odio razziale. Come hanno spiegato gli inquirenti durante la conferenza stampa, l'uomo è stato colpito prima con la stampella e poi a mani nude per 3-4 minuti

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Dovrà rispondere di omicidio volontario e rapina Filippo Claudio Ferlazzo, 32 anni, residente a Salerno e operaio in una fonderia di Civitanova Alta: è accusato di aver ucciso nel centro di Civitanova Marche un cittadino nigeriano di 39 anni, Alika Ogorchukwu, che a suo dire avrebbe importunato la sua fidanzata che l'accompagnava lungo Corso Umberto I. L'uomo è stato identificato e, dopo essere stato interrogato in Questura, è stato arrestato. L’udienza di convalida del fermo è prevista lunedì, in una saletta del carcere di Montacuto di Ancona: è accusato di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e della rapina del cellulare della sua vittima. Alla base del gesto non ci sono motivi legati all'odio razziale: "Le indagini sono in corso, ma la situazione è abbastanza chiara - hanno detto il dirigente della Squadra Mobile di Macerata Matteo Luconi e quello del commissariato di Ps di Civitanova Marche Fabio Mazza, durante una conferenza stampa - tutto sembra essere nato da una lite per futili motivi, con una reazione abnorme da parte dell'aggressore nei confronti della vittima che gli stava chiedendo l'elemosina". "Ora voglio solo giustizia per mio marito", ha detto Charity Oriachi, la moglie di Ogorchukwu.

La dinamica

Il 32enne "ha inseguito la vittima, l'ha colpita con una stampella e l'ha finita colpendola a mani nude. Poi le ha sottratto il telefono cellulare", ha ricostruito la polizia. Ogorchukwu, venditore ambulante noto nella cittadina in provincia di Macerata, è stato picchiato a morte in mezzo alla strada. In molti erano presenti sul posto alle 14:30 di ieri pomeriggio sul luogo del delitto e hanno assistito all’omicidio, ma nessuno è intervenuto per separare la vittima dal presunto omicida. La colluttazione tra Ogorchukwu e Filippo Claudio Giuseppe Ferlazzo è stata però ripresa con lo smartphone di uno dei testimoni, che ha subito consegnato il materiale alla squadra mobile per ricostruire la dinamica dell’omicidio.

Il video

Nel video si vede Ferlazzo salire sopra Ogorchukwu e stringerlo al collo, mentre diverse persone guardano attonite la scena. Si sentono alcuni dei testimoni urlare frasi come “così lo ammazzi” e “chiamo le guardie”, ma nessuno è intervenuto per fermare la colluttazione. Dopo l’omicidio, il presunto aggressore è fuggito dal luogo del delitto con il cellulare della vittima, lasciata esanime sul marciapiede.

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I soccorsi

Mentre, come si evince dalle immagini, la vittima era a terra e l’uomo gli era sopra bloccandogli il braccio destro e forse anche la gola, qualcuno ha chiamato la polizia e altri il 118, ma all’arrivo dei soccorsi era già troppo tardi e per Ogorchukwu non c’era più nulla da fare.

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L’aggressione è durata 3 o 4 minuti

Come hanno spiegato gli inquirenti durante la conferenza stampa, l’aggressione è durata pochi minuti, 3 o 4. "Le telecamere contengono diversi minuti di immagini molto utili per la ricostruzione dei fatti. Circa 3 o 4 minuti", hanno rivelato. C’è poi il racconto fatto da due turiste in vacanza a Civitanova Marche, testimoni determinanti nella ricostruzione della dinamica. Hanno raccontato che Ogorchukwu è stato inseguito da Ferlazzo e poi colpito prima con la stampella dell’uomo nigeriano e dopo a mani nude per 3-4 minuti. Le due donne avrebbero assistito anche al primo incontro tra i due uomini, nei pressi della stazione, in un punto non coperto dai sistemi di videosorveglianza. Ogorchukwu avrebbe chiesto all'uomo, che era in compagnia della fidanzata, dei soldi. In quel momento non sembra ci siano stati né contatti fisici né battute nei confronti della donna. Ogorchukwu si è poi allontanato, ma a quel punto Ferlazzo lo ha inseguito e aggredito. Infine, Ferlazzo si è alzato e si è allontanato. La polizia è arrivata subito dopo e una delle due donne ha indicato agli agenti la direzione in cui era andato. Anche la fidanzata del 32enne è stata sentita come testimone, ma solo per la parte relativa all'incontro con l'ambulante. Non avrebbe invece assistito all'aggressione.

Ferlazzo: "Chiedo scusa alla famiglia della vittima"

Nel corso di un colloquio, Ferlazzo ha affidato ai suoi legali queste parole: "Chiedo scusa alla famiglia della vittima". Dalla ricostruzione fornita dall'uomo, tra lui e il cittadino nigeriano sarebbe nata una lite perché "l'ambulante chiedeva insistentemente l'elemosina e ha anche tenuto per un braccio la mia fidanzata". Ferlazzo lavorava da poche settimane in una fonderia di Civitanova Alta.

Le reazioni della politica

“È una giornata terribile per la violenza inaudita e per l'indifferenza. Dobbiamo fermarci e cambiare radicalmente, non è possibile che queste cose succedano, spero che questo episodio ci faccia cambiare tutti”, sono state la parole con cui il segretario del Partito democratico Enrico Letta ha commentato al Tg2 l’uccisione di Ogorchukwu. “Un padre di famiglia è stato ucciso in modo atroce e razzista mentre i passanti facevano i video senza fermare l'aggressore. E anziché riflettere tutti insieme su cosa stiamo diventando, la politica litiga e strumentalizza. Mi fa orrore questo clima da campagna elettorale. Un pensiero ad Alika e alla sua famiglia”, ha invece scritto sui social il leader di Italia viva Matteo Renzi. “L'uccisione di Alika Ogorchukwu in pieno giorno, in pieno centro a Civitanova Marche, ci lascia attoniti”, ha scritto su Fb il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. “L'assassino sarà processato e farà i conti con la giustizia e, forse chissà, anche con la propria coscienza. I familiari di Alika rimarranno soli e abbandonati al proprio dolore”, ha aggiunto. Per Roberto Speranza, ministro della Salute e leader di Articolo 1, l’uccisione di Ogorchukwu “lascia esterrefatti”. Per Carlo Calenda, leader di Azione, si è trattato di “una brutalità orrenda e scioccante”. Il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha affermato che “il brutale assassinio di Civitanova non è solo il risultato di una isolata follia criminale. Fermo e poi Macerata sono lì a ricordarcelo”.
Si è espresso anche il leader della Lega Matteo Salvini, che ha scritto su Twitter: "Non si può morire così. Una preghiera per Alika e un abbraccio alla sua famiglia, per l'assassino pena certa fino in fondo. Città allo sbando, violenze di giorno e di notte, non se ne può più: la sicurezza non ha colore, la sicurezza deve tornare ad essere un Diritto". "Non ci sono giustificazioni per tale brutalità. Mi auguro che l'assassino la paghi cara per questo orrendo omicidio. Una preghiera per la vittima", ha scritto invece la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni.

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