Strage di Capaci, il ricordo del sopravvissuto austriaco. VIDEO

Cronaca

Nino Spampinato

"Mi chiedo ancora - ha detto Eberhard Gabriel - come abbiamo fatto a uscire vivi da quella macchina". L'uomo, ora 82enne, e la moglie rimasero gravemente feriti nell'esplosione e furono ricoverati a lungo

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Tra i ventitré feriti dell’attentato in cui il 23 maggio 1992 furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta c’era anche una coppia di austriaci, Eva ed Eberhard Gabriel, entrambi neuropsichiatri: si trovavano in Sicilia per partecipare a un convegno medico che si sarebbe tenuto a Palermo nei giorni successivi, ma erano arrivati in anticipo per visitare alcune zone dell’Isola. Avevano deciso di trascorrere quel sabato a Cefalù, per vedere la Cattedrale. (STRAGE DI CAPACI. LO SPECIALE)

L’auto rossa sulla quale viaggiavano i due sopravvissuti austriaci
L’auto rossa sulla quale viaggiavano i due sopravvissuti austriaci

Il momento dell'esplosione

Nel viaggio di ritorno in autostrada, dopo aver superato lo svincolo di Capaci, incrociarono sulla carreggiata opposta il corteo delle auto di Falcone nel momento esatto dell’esplosione: la macchina su cui viaggiavano i due medici austriaci, un’Opel Corsa rossa che avevano noleggiato, finì capovolta a pochi metri dalla Fiat Croma bianca di Falcone. Eva ed Eberhard Gabriel rimasero gravemente feriti e furono ricoverati a lungo, in ospedale, prima a Palermo e quindi a Vienna. Trent’anni dopo, siamo andati a trovarli in Austria ed è stato il professor Gabriel, che oggi ha 82 anni e per ventisei è stato il direttore dell’ospedale psichiatrico di Vienna, a ripercorrere quei momenti drammatici: “Mi chiedo ancora – ha detto – come abbiamo fatto a uscire vivi da quella macchina”.

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