Modena, morta dopo ritocco al seno: la procura disporrà l'autopsia

Cronaca

Per la finta estetista le ipotesi di reato potrebbero essere omicidio colposo, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione medica

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La procura di Modena disporrà l'autopsia sul corpo di Samantha Migliore, la donna di 35 anni di Maranello, nel Modenese, morta dopo essersi sottoposta a un trattamento al seno in casa, per capire quali sono state le cause che ne hanno provocato il decesso, a partire dal tipo di sostanza che le è stata iniettata. Sono tanti, infatti, i punti da chiarire di questa vicenda, a cominciare dalla posizione di chi ha fatto materialmente l'iniezione: si tratta di una trans brasiliana che ieri si è costituita ai carabinieri, dopo che inizialmente era scappata quando si era resa conto che Samantha stava morendo. 

Indagini in corso

La trans brasiliana che avrebbe praticato il trattamento al seno, in casa, a Samantha Migliore risulta indagata a piede libero dalla Procura di Modena per esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.  "La mia assistita è sconvolta, e non è vero che è fuggita - ha fatto sapere il suo avvocato. Quando la signora si è sentita male era lì, anche quando è stata chiamata l'ambulanza, si è allontanata solo dopo. Poi ieri mattina ha letto su internet che la signora era deceduta e allora si è andata a costituire". La 50enne non è una estetista, ma lavora come stilista e organizzatrice di eventi e, secondo il legale, conosceva da tempo Samantha. In questi giorni si trovava a Cento, dove vive il suo compagno, e ieri doveva spostarsi a Milano per organizzare un evento. Già alcuni anni fa, avrebbe praticato alla 35enne un trattamento simile a quello fatto l'altro giorno.

 

Le ipotesi

Per il trattamento al seno, sarebbe stato pattuito un compenso da 1.200 euro. Samantha si sarebbe sentita male poco dopo le iniezioni e nel giro di pochissimo tempo sarebbe morta, fra le braccia del marito. Tra le prime ipotesi si è pensato a uno choc anafilattico provocato dalla sostanza iniettata, oppure a un arresto cardiocircolatorio. Tuttavia non si conosce ancora nemmeno l'esatto contenuto della puntura, o delle punture, che sarebbero state praticate.

Le parole del sindaco di Maranello

La donna lavorava per una cooperativa di pulizie. Si era sposata il mese scorso e pochi giorni fa aveva ricevuto la notizia che per il suo ex fidanzato, che aveva tentato di ucciderla con un colpo di pistola nel novembre del 2020, l'Appello aveva confermato una condanna a sette anni. In quell'occasione Samantha si era salvata per miracolo: questione di millimetri tra il suo cervello e la pallottola sparata dall’uomo che si era presentato con un mazzo di rose in mano e l'arma nascosta in tasca. "È una tragedia terribile: come comunità maranellese siamo tutti sconvolti di fronte a questa notizia – ha detto il sindaco di Maranello Luigi Zironi – Ci stringiamo attorno ai parenti di Samantha. Come amministrazione comunale daremo il maggior supporto possibile ai familiari della donna, con particolare attenzione alla situazione dei suoi cinque figli che si trovano ora ad affrontare la perdita della loro giovane mamma".

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