Caro gasolio, la protesta dei pescatori si è conclusa

Cronaca

Migliaia di pescherecci erano rimasti ormeggiati per dire no al prezzo altissimo del carburante, che aveva ridotto i loro guadagni. Con il decreto approvato venerdì il governo è intervenuto per sostenere il settore della pesca

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Hanno deciso di tornare in mare i pescatori che, nelle ultime due settimane, avevano protestato contro l’aumento del prezzo del gasolio. Questo grazie al decreto approvato venerdì per sostenere il settore della pesca, che ha introdotto un credito di imposta del 20 per cento per l’acquisto di gasolio.

La protesta

Migliaia di pescherecci erano rimasti ormeggiati in tutti i porti italiani e per una decina di giorni è stato difficile trovare pesce pescato. I pescatori avevano deciso di non lavorare perchè il prezzo del carburante, altissimo, aveva ridotto i loro guadagni.

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L’ azione del governo

Ad aiutare il settore è intervenuto il decreto approvato venerdì che ha previsto un credito di imposta del 20 per cento per l’acquisto di gasolio. Il sostegno economico consentirà di ridurre l’impatto dei costi del carburante, anche se, l’intervento del governo potrebbe non essere sufficiente se i prezzi saliranno ancora.

Prezzo della benzina oltre due euro nei distributori a Torino, 13 marzo 2022 ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

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