Pedopornografia, polizia: nel 2021 arrestate 137 persone, +98% rispetto al 2020

Cronaca
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I dati riportati da Poliziamoderna segnalano anche 1.400 soggetti denunciati (+17%). Cresce anche il fenomeno del "child grooming", l'adescamento di minorenni online: 533 casi (+33%), con un abbassamento della fascia d'età delle vittime (10-13 anni). La polizia postale: “Aumento sicuramente collegabile al maggior numero di ore che i ragazzi passano davanti al pc in conseguenza della chiusura delle scuole italiane per molti mesi in seguito alla pandemia”

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Sono state 137 le persone arrestate nel 2021 grazie agli investigatori del Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia on line (Cncpo), con un aumento del 98% rispetto all’anno precedente. In aumento anche i soggetti denunciati: 1.400 (+17%). Lo riporta il numero di febbraio di Poliziamoderna, che tratta anche i temi della compravendita di falsi Green Pass attraverso la rete e piattaforme come Telegram, delle false offerte di lavoro, dell'adescamento dei minorenni online e dell'aumento dei disturbi alimentari. 

In aumento gli adescamenti online

Nella rivista un focus è dedicato al "child grooming", ossia l'adescamento di minorenni online, il tentativo da parte di un adulto, attraverso una manipolazione psicologica, di contattare anche ai fini di abuso sessuale un minore. Un fenomeno in netta crescita: è stato registrato un incremento dei casi del 33% rispetto al 2020, con 533 casi, nonché un notevole abbassamento della fascia d'età delle vittime (10-13 anni).

Il legame con la pandemia

Secondo Anna Lisa Lillini, direttore della seconda divisione del Servizio polizia postale e delle comunicazioni, l’aumento dei casi di adescamento online “è sicuramente collegabile al maggior numero di ore che i ragazzi passano davanti al pc in conseguenza della chiusura delle scuole italiane e per molti mesi in seguito alla pandemia. Questo ha consentito l’utilizzo di strumentazioni tecnologiche anche da parte di bambini di 7 o 8 anni, che hanno avuto accesso alla Rete per seguire la didattica a distanza e continuare ad avere un contatto con propri amici”. “Di conseguenza - spiega Lillini a Poliziamoderna - se fino a qualche anno fa era impensabile che un bambino utilizzasse uno smartphone ora questo accade in molte famiglie, in genere non preparate a gestire questo cambiamento. Ormai, purtroppo, gli adescamenti dei minori avvengono sia sui social network più popolari sia su portali di giochi di ruolo on line, in cui all’interno sono previste delle chat per giocatori dove difficilmente un genitore può arrivare a controllare”.

A Chinese girl chatting with WeChat on smartphone on a moving escalator in Japan

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