Sciopero 4 febbraio 2022, stop al trasporto locale: gli orari e cosa c’è da sapere

Cronaca
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Il sindacato Usb Lavoro Privato ha proclamato per oggi una mobilitazione della durata di 4 ore, che sarà gestita territorialmente. A Milano Atm fa sapere che l’agitazione potrebbe interessare le linee tra le 8:45 e le 12:45. Orario simile a Roma, mentre a Napoli sarà dalle ore 11.30 alle ore 15.30

Stop al trasporto pubblico locale oggi venerdì 4 febbraio. Il sindacato Usb Lavoro Privato ha proclamato uno sciopero a livello nazionale di 4 ore, articolate territorialmente. “Negli ultimi due anni - si legge sul sito della Usb nella pagina dedicata alla mobilitazione - quelli della pandemia che ha piagato un Paese già debilitato, i lavoratori del trasporto pubblico locale sono stati le vittime sacrificali di un indecoroso balletto di provvedimenti contraddittori, in assenza di controlli e protezioni contro il contagio, sullo sfondo di un panorama di aziende allo sfascio per precise volontà politiche. L’unico, aleatorio strumento fornito ai lavoratori è stato l’introduzione dell’obbligo del green pass, individuato come magico toccasana per un settore che, invece di lavoratori-sceriffi del Covid, ha bisogno di investimenti cospicui, assunzioni e internalizzazioni”. Ecco gli orari dello sciopero in alcune delle principali città.

Lo sciopero a Milano

Atm fa sapere che lo sciopero “potrebbe interessare le linee ATM tra le 8:45 e le 12:45”. Inoltre, per le linee AGI, “potranno avere ritardi o essere cancellate le corse delle linee 201, 220, 222, 230, 328, 423, 431, 433 e Smart Bus in partenza nella fascia oraria compresa tra le 8:45 e le 12:44. Sono garantite le corse in partenza dai capolinea dall’inizio del servizio alle 8:44 e dalle 12:45 alla fine del servizio”.

Lo sciopero a Roma

A Roma lo sciopero del 4 febbraio interesserà la rete Atac: bus, filobus, tram, metropolitane e le ferrovie Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Nord, oltre ai collegamenti dati da Atac in sub-affidamento ad altri operatori. Sciopero anche per le linee bus gestite dalla Roma Tpl, in particolare quelle periferiche. Possibili disagi anche sui collegamenti extraurbani gestiti dalla società regionale Cotral. Saranno garantite tutte le corse fino alle 8.30 e quelle alla ripresa del servizio alle 12.31.

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Lo sciopero a Napoli

A Napoli, Anm sul suo sito segnala che lo sciopero sarà dalle ore 11.30 alle ore 15.30.

  • Metro Linea 1: ultima corsa del mattino garantita da Piscinola alle ore 10.54 e da Garibaldi alle ore 10.52. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana da Piscinola alle ore 16.16 e da Garibaldi alle ore 16.56.
  • Funicolari: Chiaia, Centrale e Montesanto ultima corsa del mattino garantita alle ore 11.10. Il servizio riprende con la prima corsa pomeridiana delle ore 15.50. Impianto di Mergellina chiuso. Attivo servizio navetta 621 (segue fasce garanzia bus).
  • Linee di Superficie: (tram, bus, filobus) stop al servizio dalle ore 11:30 alle ore 15:30.

Le ultime partenze saranno effettuate circa 30 minuti prima l’inizio dello sciopero per riprendere circa 30 minuti dopo la fine dello sciopero.

Le richieste della Usb

“Lo sblocco dei licenziamenti sostenuto anche da Cgil Cisl Uil ha dato il via ad una ondata di esuberi, delocalizzazioni e ristrutturazioni pesantissime - sostiene Usb - Non bastassero gli aumenti che stanno falcidiando ulteriormente salari e pensioni, già tra i più poveri d’Europa, la manovra di bilancio dirotta quasi tutte le risorse sulle imprese, lasciando i lavoratori senza sostegno economico. Nulla viene destinato al reddito di emergenza o alla cassa integrazione, compresa quella Covid, proprio mentre centinaia di aziende attuano o minacciano licenziamenti di massa”. Secondo il sindacato serve “rendere possibili un trasporto pubblico sicuro e dignitoso che risponda in modo efficiente alle reali esigenze dei territori in un contesto di lavoro sano e rispettoso degli operatori del settore”. Ma anche “intervenire e modificare la logica, assurda, per la quale si vogliono affrontare le complesse problematiche del trasporto, come della scuola e della sanità, agendo esclusivamente sui costi e sui possibili risparmi attraverso i tagli e gli aumenti dei carichi di lavoro senza porsi in modo proficuo nei confronti delle reali esigenze dei cittadini né, tanto meno, delle condizioni di lavoro imposte”. Infine, dice Usb, è necessario “intervenire e modificare l'ossessionante e vizioso criterio che, inneggiando al risparmio, vede bruciare fior di soldi pubblici attraverso appalti e subappalti ad aziende che offrono servizi di scarsa qualità e lavoro sottopagato, garantendo ad esse profumati profitti. Al trasporto pubblico in particolare occorre una rivoluzione sistemica, che rimetta al centro il valore pubblico dei servizi e scardini definitivamente lo status quo di aziende che, finanziate con soldi pubblici, non riescono a garantire nemmeno gli stipendi. Figuriamoci la sicurezza e lo sviluppo”.

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