Italia, nel 2021 quasi 60mila decessi in più rispetto alla media. GRAFICI

Cronaca

Raffaele Mastrolonardo

I dati dell’Istat aggiornati a dicembre confermano il tragico impatto della pandemia nel nostro paese ma anche il ruolo decisivo dei vaccini

Anche nel 2021 la pandemia ha continuato a far sentire il suo impatto sul nostro Paese. E la conferma più di questo fatto arriva dal confronto tra i decessi registrati nel corso dell’anno da poco concluso rispetto a quanto sarebbe lecito aspettarsi in un periodo “normale”. Ovvero senza la presenza del Sars-Cov-2 nelle sue molteplici varianti. 

Il paragone - aggiornato da Istat nella giornata di giovedì - restituisce infatti circa 59.200 morti in più rispetto alla media del periodo 2015-19. Vale a dire quasi 60mila persone che non avrebbero perso la vita se non ci fosse stata l'epidemia.

 

I mesi che hanno visto la più alta differenza di mortalità rispetto alla norma sono stati aprile e maggio, rispettivamente con oltre 10mila e 11mila decessi “in eccesso” come sono definiti in gergo tecnico. 

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Il ruolo dei vaccini

Allargando lo sguardo anche al 2020, l’andamento mensile della differenza di mortalità rispetto alle medie dimostra l’importanza dei vaccini nel contenere le conseguenze più tragiche del Covid. 

 

Pur in presenza di una variante in grado di produrre effetti più gravi (Delta) e di una che ha fatto schizzare a livelli mai visti i contagi (Omicron), il numero di morti mensili rispetto al media non ha mai raggiunto i livelli toccati durante la prima (marzo e aprile) e la seconda ondata (novembre e dicembre). Complessivamente, nel 2020 i decessi in sovrannumero rispetto alla normalità pre-pandemica erano stati circa 100mila. 

 

Si può notare inoltre che i drammatici effetti della pandemia si mostrano tali anche se si effettua il confronto non con la media dei cinque anni precedenti l’arrivo del nuovo coronavirus ma solo con il 2017, l’anno con il maggior numero di decessi del periodo anche a causa di una stagione influenzale particolarmente letale. 

 

Rispetto al solo 2017, il 2020 ha comunque fatto registrare 85mila decessi in eccesso, il 2021 45mila. 

 

La mortalità in eccesso 

Il calcolo dei morti in eccesso è uno strumento statistico utilizzato per avere un’idea più precisa dell’effettivo impatto della pandemia anche a livello globale. Il settimanale The Economist, per esempio, stima che le vittime collegate al Covid-19 nel mondo siano tra i 12,7 e i 20,8 milioni, vale a dire da 2,2 a 3,6 volte il computo “ufficiale”. 

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