Covid, news. Il Bollettino: 83.403 nuovi casi e 287 morti. Tasso positività al 15,4%. LIVE
Sono 541.298 i tamponi processati. In aumento intensive (+26) e ricoveri (+509) nelle ultime 24 ore. Secondo Agenas l’occupazione dei reparti in Italia sale al 29% e in Valle d'Aosta arriva al 69%. L'occupazione delle intensive è stabile al 18% ma 8 regioni sono oltre il 20%. Spinta della campagna vaccinale con nuovo record di prime dosi: 92mila in un giorno. Speranza convoca un tavolo tecnico con le Regioni
Covid: in Puglia 6.652 casi (13,2% dei test) e un morto
Sono 6.652 i nuovi casi di coronavirus in Puglia, il 13,2% dei 50.360 test giornalieri registrati (ieri l'incidenza era al 15,3%). C'e' stata una vittima. Le persone attualmente positive sono 123.755 e di queste 615 sono ricoverate in area non critica (ieri erano 593) e 63 in terapia intensiva (ieri erano 61). La provincia più colpita è ancora quella di Bari con 2.636 nuovi casi. Seguono la provincia di Lecce con 1.318 casi, Foggia con 874; la Bat con 621; Brindisi con 566 e Taranto con 563. I residenti fuori regione sono 50 e 24 di province in via di definizione. Complessivamente sono 440.403 i casi totali, 309.584 le persone guarite e 7.064 le persone decedute
Agenas, occupazione intensive stabile ma 8 regioni oltre 20%
La percentuale di terapie intensiva occupate da pazienti Covid è stabile al 18% in Italia, ma 8 regioni superano la soglia del 20% (Abruzzo, Friuli, Lazio, Marche, Trento, Toscana, Piemonte, Valle d'Aosta). A livello giornaliero, il tasso cresce in Puglia (12%) e Sicilia (20%). Cala in Campania (12%), Liguria (19%), Lombardia (15%), Marche (24%), Bolzano (17%). Stabile in 14 regioni: Abruzzo (al 21%), Basilicata (3%), Calabria (19%), Emilia Romagna (17%), Fvg (23%), Lazio (22%), Molise (5%), Trento (23%), Piemonte (23%), Sardegna (14%), Toscana (22%), Umbria (14%), Val d'Aosta (24%), Veneto (18%).Questi i dati Agenas del 16 gennaio.
Covid: Comitato annulla vendita biglietti Pechino 2022
La Cina ha annullato i piani per la vendita dei biglietti al pubblico per le Olimpiadi invernali di Pechino 2022, consentendo solo agli invitati di seguire le gare e le prove, quale parte della stretta sui controlli contro il Covid-19 e la temuta variante Omicron. "Al fine di proteggere la salute e la sicurezza del personale e degli spettatori legati alle Olimpiadi, è stato deciso di adeguare il piano precedente sulla vendita dei biglietti al pubblico e della organizzazione degli spettatori in loco", ha chiarito il Comitato organizzatore in una nota. In precedenza, l'ipotesi era di presenza fino al 50% della capienza degli impianti.
Covid: infettivologi, Omicron 2? Problema varianti ci sarà sempre
Il problema delle "varianti ci sarà perché il coronavirus" Sars-CoV-2 "continuerà a mutare. Per questo occorre investire di più nella sorveglianza e nel sequenziamento, per capire l'impatto di ogni tipo di mutazione. Ma dobbiamo sapere che il problema, oggi Omicron 2 di cui sappiamo ancora poco, domani una altra variante, rimarrà. E dobbiamo avere anche fiducia nelle vaccinazioni, ad oggi efficaci". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Claudio Mastroianni, presidente della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit) e ordinario di Malattie infettive all'Università Sapienza di Roma, commentando l'avanzare nel Nord Europa di una sotto-variante 'figlia' di Omicron.
Covid: +2.012 positivi nelle Marche, 311 sintomatici
Sono 2.012 i positivi al covid rilevati nell'ultima giornata nelle Marche, numero legato al minor numero di tamponi analizzati nel giorno festivo, che sono 5.872 in totale, dei quali 4.995 del percorso diagnostico (molecolari e antigenici), gli altri del percorso guariti. L'indice di positività è 40,3% e continua a crescere il tasso di incidenza che arriva a 1.919,13 su 100mila abitanti. I soggetti con sintomi sono 311, i casi per i quali sono in corso approfondimenti epidemiologici, i positivi in setting scolastico/formativo 14.
Covid: Zaia, senza vaccini sarebbe stata una strage
Il Veneto ha ad oggi una occupazione in area medica del 20%, delle terapie intensive del 20% e un Rt di 1,31. L'incidenza è a 2.403 casi ogni 100mila abitanti. "Capite che se fossimo stati a febbraio 2020, senza vaccini, con questa incidenza avevamo avuto una strage. Oggi per fortuna è tutta un'altra storia" ha commentato il presidente del Veneto Luca Zaia parlando nel corso di un punto stampa.
Covid: assessore e dg Sanità Veneto positivi
L'assessore alla Sanità del Veneto Manuela Lanzarin e il direttore generale della Sanità del Veneto Luciano Flor sono risultati entrambi positivi al Covid19. A riferirlo è stato il presidente del Veneto Luca Zaia. "Sono entrambi asintomatici, tutti e due con le terze dosi, ora sono a casa in attesa di vedere se compaiono sintomi o no" ha poi concluso.
Agenas, occupazione reparti in Italia sale a 29%, Calabria 41%
La percentuale di posti nei reparti di area non critica occupati da pazienti Covid sale al 29% in Italia e in Valle d'Aosta arriva al 69%. In 24 ore, cresce in altre 11 regioni: Abruzzo (al 29%), Basilicata (26%), Calabria (41%), Campania (29%), Emilia Romagna (27%), Lombardia (34%), Marche (27%), Piemonte (30%), Puglia (21%), Sardegna (15%), Toscana (25%). Cala in Umbria (33%) e Veneto (23%). Stabile Friuli (29%), Lazio (27%), Liguria (38%), Molise (13%), Pa Bolzano (18%), Pa Trento (25%), Sicilia (35%). Questi i dati Agenas aggiornati al 16 gennaio. Superano la soglia del 30%: Calabria, Liguria, Lombardia, Sicilia, Valle d'Aosta.
Covid: Veneto, +6.381 contagi, incidenza al 12,6%
Il bollettino Covid del Veneto segna oggi un crollo dei contagi, +6.381 in 24 ore, che tuttavia - come ogni lunedì - risente della ridotta attività di tracciamento nel giorno festivo, solo 50.302 i tamponi, rispetto alle medie di 120-140.000. Alto ancora il numero dei decessi, 28, per un totale di 12.753 vittime. Il dato complessivo dei positivi da inizio pandemia è invece di 887.888. Crescono i ricoveri ospedalieri, 1.766 (+31) in area medica, e quelli in terapia intensiva, 205 (+7). Le persone attualmente positive sono 256.274 (+ 3.332).
Covid: Poste Cina, sanificare tutta corrispondenza estera
L'autorità postale cinese ha emesso un ordine per garantire che tutta la corrispondenza dall'estero sia sanificata nel mezzo dei timori sulla variante Omicron del Covid-19, rafforzando la disinfezione, la ventilazione e i test sui lavoratori del settore. Il singolo caso di Omicron rilevato finora a Pechino è stato fatto risalire
ad un documento proveniente dal Canada su cui sono stati riscontrati ceppi di Omicron simili a quelli del Nord America e di Singapore. La variante e' stata rilevata sulla confezione esterna e sulla superficie interna, hanno rivelato oggi le autorità sanitarie di Pechino, secondo i media ufficiali.
ad un documento proveniente dal Canada su cui sono stati riscontrati ceppi di Omicron simili a quelli del Nord America e di Singapore. La variante e' stata rilevata sulla confezione esterna e sulla superficie interna, hanno rivelato oggi le autorità sanitarie di Pechino, secondo i media ufficiali.
Green pass falsi in vendita su gruppo telegram universitario
Un annuncio per la vendita di false certificazioni verdi è stato postato di recente sul gruppo telegram 'Universita' di Firenze contro il Green pass'. Il post, secondo quanto riportato sulle pagine locali de La Repubblica, conteneva anche un tariffario e invitava gli interessati a spostarsi su un altro canale social.
Dati Agenas: ricoveri +1%, 4 Regioni verso arancione
Sono stabili al 18% di occupazione le terapie intensive in Italia, mentre i ricoveri ordinari salgono al 29% (+1%), entrambi i valori a un passo dalle soglie "arancioni" che sono rispettivamente del 20% e del 30%. E' quanto emerge dal monitoraggio quotidiano dell'Agenas aggiornato con i dati di ieri sera. Le soglie che portano alla zona arancione sono superate in Val d'Aosta (al 24% di intensive e addirittura al 69% di ricoveri ordinari), che è in quella fascia da oggi, ma sono sul filo anche il Piemonte (23% e 30), la Sicilia (20% e 35%), il Friuli Venezia Giulia (23% e 29%) e l'Abruzzo (21% e 29%), tutte con un valore superato e l'altro al limite: rischiano l'arancione con il monitoraggio settimanale di venerdì prossimo.
Covid: da oggi la Campania è in zona gialla
Da oggi la Campania è in zona gialla. Il passaggio è stato deciso venerdì scorso con un'ordinanza adottata dal ministro della Salute, Roberto Speranza, alla luce del flusso dei dati del monitoraggio dell'Istituto Superiore di Sanità. Nello stesso provvedimento è stato disposto il passaggio della Valle d'Aosta in arancione. Il passaggio della Campania è scattato in seguito alla crescita dei ricoveri in terapia intensiva e nei reparti di degenza ordinaria. Il cambio di colore dipende infatti essenzialmente dalla percentuale di posti letto occupati ma non produce cambiamenti sostanziali nelle attività quotidiane. Come spiegato dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, la differenza sostanziale è legata all'obbligo di mascherina all'aperto, che in regione già vige, a prescindere dal passaggio da zona bianca a zona gialla.
Covid: nuova conferma, vaccino arma cellule T contro Omicron
Le persone che si sono sottoposte a tre dosi di vaccino e quelle che hanno fatto due dosi dopo essersi ammalate di Covid-19 possiedono una protezione da Omicron conferita dai linfociti T del tutto paragonabile a quella che avrebbero avuto contro il virus SARS-CoV-2 originario. Una nuova conferma dell'efficacia della seconda linea di difesa immunitaria contro l'ultima variante del coronavirus arriva da uno studio condotto dall'University of Arizona di Tucson reso disponibile su medRxiv, piattaforma che pubblica gli studi in attesa di valutazione della comunita' scientifica. Lo studio ha confrontato l'efficacia contro la variante Omicron delle cellule T contenute nel siero di 250 persone che si erano sottoposte a due dosi di vaccino, 25 con tre dosi, 60 che avevano contratto solo l'infezione, 45 con due dosi dopo essersi ammalati e anche di 32 campioni prelevati prima di dicembre 2019 e quindi mai esposti a SARS-CoV-2. La ricerca ha mostrato che nel complesso la capacità dei linfociti di riconoscere e contrastare Omicron è paragonabile a quella mostrata contro il virus di Wuhan. La protezione offerta da tre dosi è risultata pari a quella osservata in chi aveva fatto due dosi di vaccino dopo essersi ammalato. E' risultata più bassa, ma non nulla, invece, la capacità protettiva di due sole dosi.
Lettera con minacce no vax al prof Palù
Una lettera con minacce di matrice no vax è stata spedita all'indirizzo padovano del professor Giorgio Palù, presidente dell'Aifa e componente del Comitato tecnico scientifico. Lo confermano fonti bene informate. Non si conosce il contenuto della missiva, giunta nei giorni scorsi all'indirizzo dell'istituto di medicina molecolare della facoltà di Medicina dell'Università di Padova, dove Palù ha il proprio ufficio. Sulla vicenda indagano i Carabinieri.
Covid: ancora due decessi in Alto Adige
Altre due persone, due donne sopra gli 80 anni, sono morte in Alto Adige a causa del Covid-19. Il totale delle vittime della pandemia, dall'inizio dell'emergenza sanitaria, sale così a 1.331. Il bollettino quotidiano dell'Azienda sanitaria provinciale segnala, inoltre, 1.347 nuovi contagi accertati nelle ultime 24: 181 di questi sono stati rilevati sulla base di 1.169 tamponi pcr (417 dei quali nuovi test) e 1.166 test antigenici positivi. Ancora non aggiornati i dati relativi ai ricoveri, cresce ancora il numero delle persone in quarantena o in isolamento domiciliare: sono 25.670 (222 in più rispetto ad ieri). Le persone dichiarare guarite sono 1.258 per un totale di 106.856.
Rasi: “Quarta dose non serve, c'è memoria immunitaria”
Secondo Guido Rasi, immunologo dell’università Tor Vergata di Roma, la quarta dose di vaccino contro il coronavirus Sars-CoV-2 potrebbe non servire. L'ex direttore dell’Agenzia europea per i medicinali e consulente del commissario per l’emergenza Covid Francesco Figliuolo è inoltre scettico anche sulla possibilità di un richiamo permanente contro il Covid. "Non ha senso mantenere il sistema immunitario continuamente attivato. Abbiamo una memoria che ci aiuta anche quando gli anticorpi calano. Forse non sarà in grado di evitare l’infezione, ma la malattia grave sì", ha dichiarato in un'intervista a Repubblica. LEGGI DI PIU'
Covid, Ciciliano(Cts): su cambio bollettino rischi dietrologie
"Potrebbe essere il caso di ridurre la frequenza di trasmissione ma non tanto per un discorso di carattere numerico, epidemiologico, tanto non cambia nulla da quel punto di vista, forse potrebbe essere meno impattante sui cittadini che stanno vivendo ormai da due anni un martellamento quotidiano di questi numeri. In tutta onestà c'è un'altra
valutazione da fare: siccome siamo il paese della dietrologia, magari potrebbe essere male interpretata la decisone di ridurre ad una settimana la comunicazione perché magari i dietrologi di turno direbbero che non ci vogliono far vedere i numeri, in
realtà non è così, i dati vengono forniti tutti i giorni e messi a disposizione in rete". Lo ha riferito Fabio Ciciliano, componente del Comitato Tecnico Scientifico, parlando a 24
Mattino su Radio 24.
valutazione da fare: siccome siamo il paese della dietrologia, magari potrebbe essere male interpretata la decisone di ridurre ad una settimana la comunicazione perché magari i dietrologi di turno direbbero che non ci vogliono far vedere i numeri, in
realtà non è così, i dati vengono forniti tutti i giorni e messi a disposizione in rete". Lo ha riferito Fabio Ciciliano, componente del Comitato Tecnico Scientifico, parlando a 24
Mattino su Radio 24.
4,5 milioni dosi in 7 giorni, record campagna vaccinale
Record di somministrazioni settimanali nella campagna vaccinale: dal 10 al 16 gennaio le dosi fatte sono state 4,5 mln (4.536.748), livello mai raggiunto finora, che ha sorpassato di quasi mezzo milione di vaccini il precedente record. Lo si evince dal sito del governo. Gran parte delle somministrazioni hanno interessato la terza dose, anche se le prime somministrazioni (comprese quelle dei bambini 5-11) sono risalite: dopo le 93 mila di sabato, ieri sono state oltre 62 mila, nonostante la giornata festiva. Il record di somministrazioni settimanale risente di tre picchi giornalieri di 700 mila dosi.
Green pass e Quirinale, parlamentari a Consulta "va sospeso"
L'obbligo di green pass rafforzato sui trasporti pubblici "lede le prerogative del Parlamento in vista del voto sul Presidente della Repubblica". E' quanto sostengono cinque parlamentari isolani capeggiati da Pino Cabras, deputato di Alternativa c'è, che hanno presentato ricorso per conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato alla Corte costituzionale e chiesto la sospensione cautelare dell'obbligo. La Consulta si pronuncerà sulla richiesta in una camera di consiglio straordinaria convocata per il 19 gennaio.