La pratica entra nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità. Un sì che valorizza una pratica rurale nei numerosi territori tartufigeni italiani
La tradizionale pratica della “Cerca e cavatura del tartufo in Italia” entra nella Lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità dell'Unesco. Dal Comitato dell'Organizzazione mondiale per l'educazione, la scienza e la cultura, a Parigi, il sì ufficiale al riconoscimento della candidatura che valorizza una pratica rurale nei numerosi territori tartufigeni italiani.
Iter avviato 8 anni fa
Un iter avviato dall'istanza delle associazioni dei tartufai ai ministeri della Cultura e dell'Agricoltura otto anni fa, fino alla presentazione a marzo 2020 dalla Farnesina della candidatura illustrata dalla sottosegretaria alla Cultura Borgonzoni.