Sassuolo, strage in famiglia: uccide moglie, suocera e i figli di 2 e 5 anni

Cronaca

L'uomo poi si è tolto la vita. In base ai primi accertamenti avrebbe sterminato i familiari con un coltello. Indaga la polizia

Tragedia in famiglia a Sassuolo, nel Modenese. Un uomo ha ucciso la moglie, la suocera e due figli di 5 e 2 anni, probabilmente con un coltello, e poi si è tolto la vita. Sul posto la polizia scientifica per i rilievi e per ricostruire la dinamica. 

Chi erano le vittime

Stando ai primi elementi raccolti, non ci sarebbe stata una crisi economica alla base del gesto. L'uomo che è ritenuto essere l'autore del gesto è un 38enne di origine tunisina, ben integrato, che viveva da tempo a Sassuolo e lavorava in un supermercato della zona. Abitava con una donna italiana, la madre dei suoi figli, che invece era impiegata come donna delle pulizie in città. Ora, ovviamente, sulla loro situazione ci sarà bisogno di approfondire, a partire dai rapporti fra il presunto omicida e la sua compagna. Ci sono alcuni testimoni che riferiscono di un rapporto ormai finito che sfociava in minacce da parte di lui e ci sarebbe anche un audio, registrato dalla vittima, in cui il presunto autore della strage la minaccia di morte.

La figlia della donna era a scuola

Al momento non c'è che una scena del crimine di un'efferatezza tale che anche esponenti delle forze dell'ordine di grande esperienza non avevano mai visto. E c'è una dinamica che, almeno stando alle primissime risultanze investigative, appare come l'unica plausibile: l'uomo, con un coltello, si sarebbe avventato sui suoi familiari. Sulla suocera, sulla donna che abitava con lui e con la quale aveva costruito un progetto di famiglia e sui loro due figli, di cinque e due anni. Poi - è da chiarire se utilizzando o meno la stessa arma del delitto che gli inquirenti stanno cercando di identificare - si è tolto la vita. A scampare alla mattanza la figlia che la donna aveva avuto da un'altra relazione e che si trovava a scuola. L'allarme infatti è scattato poco dopo le 16, perché nessuno è andato a prendere a scuola la ragazzina. Sono partite le telefonate di controllo e di lì a poco si è scoperta la drammatica realtà.

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