"No Green Pass" con pettorina da deportati nei lager, procura di Novara apre un fascicolo

Cronaca

I magistrati della città piemontese indagano sul corteo di sabato scorso, dopo l'invio di un dettagliato rapporto da parte della Questura. Intanto l'ospedale Maggiore della Carità ha sospeso dal servizio l'infermiera organizzatrice della manifestazione

La procura di Novara ha aperto un fascicolo sulla manifestazione contro il Green Pass di sabato scorso nella città piemontese, durante la quale un gruppo di dimostranti ha sfilato con divise e pettorine simili a quelle indossate dai deportati nei lager nazisti. L'iniziativa fa seguito all'invio di un dettagliato rapporto della Questura. Al momento, comunque, non ci sono ipotesi di reato né iscrizioni nel registro degli indagati.

Sospesa l'infermiera organizzatrice del corteo

Intanto, l'azienda ospedaliera Maggiore della Carità ha confermato la sospensione dal servizio dell'infermiera organizzatrice del corteo di Novara contro il Green Pass. La donna lavora nell'ospedale novarese come coordinatrice infermieristica: nel periodo di punta della pandemia era impegnata proprio nei reparti Covid. L'azienda ha avviato la procedura per l'azione disciplinare, com'era facile aspettarsi dopo le parole del direttore generale Gianfranco Zulian, che aveva sottolineato come "nel comportamento" della donna, "tra l'altro stigmatizzato anche dal suo sindacato di riferimento", si rilevi "un grave danno d'immagine nei confronti dell'azienda ospedaliera". Ora sarà la commissione disciplinare del Maggiore della Carità a valutare eventuali provvedimenti disciplinari a carico dell'infermiera.

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